Londra spiega l’Irlanda
L’inquieta e diffidente opinione pubblica irlandese chiede spiegazioni e magari qualche prova. È passata una settimana dall’arresto di 150 esponenti del Sinn Fein, sospettati di cospirare con i tedeschi. Ogni minuto di attesa, di silenzio, è un danno per le istituzioni britanniche.
John Dillon, leader del Partito nazionalista irlandese, deve dire la sua, ma non può sbilanciarsi troppo, perché lui è alternativo ai Sinn Fein e sostiene la guerra: «La condotta del Governo verso l’Irlanda è inadeguata e perniciosa, ma il Partito nazionalista non è vincolato in alcun modo con il Sinn Fein». E basta, non dice altro.
Il 24 maggio Londra rilascia la sua relazione ufficiale. Si basa su documenti intercettati e dimostra contatti tra la Germania e i rivoluzionari irlandesi, contatti continui negli ultimi tre anni e mezzo. Dai documenti è possibile individuare tre tentativi di insurrezione: quella di pasqua del 1916; una fallita prima di nascere nel 1917; e la prossima, in teoria contemporanea all’offensiva sul fronte occidentale. «In queste condizioni, volendo evitare un inutile spargimento di sangue, la sola linea di condotta per il Governo era di imprigionare autori e istigatori di tali intrighi».
Gli arresti abbondano anche in Boemia, perché l’agitazione di Praga si è estesa a tutta la regione e l’aver inasprito i provvedimenti non ha aiutato a calmare le acque. Vienna proclama lo stato d’assedio: il coprifuoco scatta alle 21:00.
Situazione sempre difficile in Russia, tra carestia e conati di guerra civile. Londra ha deciso di inviare una missione militare per sorvegliare i depositi nei porti russi settentrionali di Arcangelo e Murmansk, stipati di approvvigionamenti e materiale bellico. Tutta quella roba non è mai stata pagata dai bolscevichi. “Non siamo responsabili delle scelte del Governo zarista, né di quello provvisorio. I vecchi accordi non ci riguardano”.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Orlando firma una Convenzione col Consiglio nazionale cecoslovacco.
- Cortei e comizi celebrano il terzo anniversario della guerra italiana.
- U.S.A: Baker, Segretario di Stato per la Guerra, annuncia che prossimamente truppe americane si troveranno sul fronte italiano.
- La Repubblica del Costarica dichiara guerra alle Potenze centrali.
- Dichiarazione del Governo britannico che svela gli intrighi di Sinn Fein e Germania e il movimento rivoluzionario in Irlanda.
- Proclamato lo stato d'assedio in Boemia e nelle provincie jugoslave. A Praga grandi dimostrazioni con violente cariche della polizia e arresti.
Fronte occidentale
- I britannici vengono bombardati con il gas nella foresta di Nieppe.
- Molti raid da parte di entrambi gli schieramenti.
Fronte orientale
- Il Generale Poole sbarca a Murmansk per organizzare l’Expeditionary Force britannica nel nord della Russia.
- Siberia: il Colonnello Semënov fa progressi, organizzando le truppe anti-bolsceviche.
Fronte asiatico ed egiziano
- Battaglia di Karakilisa (oggi Vanadzor), una fase dell’invasione dell’Armenia.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 24 MAGGIO 1918
Sulla costa di Salò (nord-est del lago di Ledro) le nostre pattuglie, superate le difese avanzate del nemico, penetrarono in un tratto della sua linea di resistenza e ne annientarono il presidio, riportando undici prigionieri, parecchi fucili ed altro materiale da guerra.
In regione Zugna Torta alle risolute puntate di nostri nuclei l’avversario reagì con un contrattacco; fu respinti e lasciò complessivamente nelle nostre mani una decina di prigionieri.
Tentativi nemici di incursioni ed attacchi sul monte Vies (Val di Ledro), sul Monte Trappola (Vallarsa), nella Conca di Asiago e fra Brenta e Piave, sul Monte Pertica e alle Porte di Salton, fallirono sotto il nostro fuoco.
Attività aerea intensa: cinque velivoli avversari furono abbattuti. Vennero bombardati con pieno successo, il campo di aviazione di Feltre e quello di Motta di Livenza.
Firmato: DIAZ