Tedeschi nel Caucaso
L’Italia deve avere diritto a un risarcimento per i danni di guerra. Lo stabilisce Roma con decreto luogotenenziale, «per restaurare la ricchezza nazionale e la piena efficienza delle Provincie invase dal nemico». Il provvedimento non sarebbe molto diverso da quelli di chi una pace l’ha già firmata, vedi la Germania con la Russia, o con la Romania.
All’elenco si può aggiungere la Georgia: l’8 giugno viene siglato il trattato di pace con l’Impero ottomano. I tedeschi, per convenienza e per evitare eventuali sogni di rivalsa bolscevichi, fanno esattamente quanto fatto in Finlandia: sbarcano truppe a Poti, con la chiara idea di un protettorato.
Mosca però è distratta dai soldati sul suo territorio e chiede agli Alleati di sloggiare dalla Russia e di ritirare le truppe sbarcate nelle regioni settentrionali.
Sul fronte occidentale è vivissima la battaglia tra americani e tedeschi a nord-ovest di Château-Thierry, in particolare per il bosco di Belleau: la Germania contrattacca, ma viene respinta.
Sempre attivissimi i ribelli arabi lungo la ferrovia dell’Hejaz, la guerriglia funziona e i turchi non riescono a limitarla. Non va molto meglio contro i regolari britannici in Palestina, avanzanti a nord di Giaffa.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Un decreto del Luogotenente generale del Re d'Italia stabilisce il diritto al risarcimento dei danni di guerra “al fine di restaurare la ricchezza nazionale e la piena efficienza delle Provincie invase dal nemico”.
- Arrivo a Londra di R. Borden e W. Massey (Premier canadese e neozelandese).
- Il Governo georgiano sigla un trattato di pace con la Turchia.
- Il Governo bolscevico ordina alle truppe dell’Intesa nel nord della Russia di lasciare il paese.
- Si apre una conferenza sui prigionieri di guerra a l’Aia.
Fronte occidentale
- Le truppe americane a nord-ovest di Château-Thierry respingono violenti attacchi nemici.
Fronte asiatico ed egiziano
- I tedeschi sbarcano a Poti (Caucaso, nord di Batumi).
- I britannici avanzano a nord di Giaffa: azione di Arsuf.
- Raid arabo sulla ferrovia dell’Hejaz, vicino alla stazione di Toweira (170 km. a nord-ovest di Medina).
Operazioni navali
- “Pinar del Rio” (piroscafo americano) affondato da un U-boat al largo del Maryland.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 8 GIUGNO 1918
Lungo le linee nessun combattimento di fanteria.
L’attività delle opposte artiglierie, mantenutasi sensibile sulla fronte montana, si è ad intervalli accentuata a cavallo del Piave e nella zona litoranea.
I campi di aviazione nemici tra Piave e Livenza e la stazione ferroviaria di Caldonazzo, sorpresa in piena attività, vennero efficacemente bombardati dai nostri aeroplani e dirigibili.
Dieci velivoli nemici sono stati abbattuti in combattimenti aerei.
Firmato: DIAZ