Controaccusa
«La restituzione delle colonie è per la Germania una questione d’onore e di vitale importanza. Non si può discutere il problema senza tenere presente la nostra forza e i nostri meriti nella politica coloniale. […] Nulla si oppone alla ricostituzione del Belgio, tranne la volontà di guerra del nemico. L’Intesa non si preoccupa del Belgio, nei loro calcoli conta pochissimo. […] La pace di Brest-Litovsk è il risultato di un accordo. La Germania non vuole abusare del suo protettorato per procedere ad annessioni violente, vuole solo proteggere quei popoli e condurli nel cammino dall’oppressione alla libertà, all’ordine e alla tolleranza. […] L’Inghilterra è complice della guerra civile in Russia. Il riconoscimento dei cecoslovacchi, briganti senza patria, è la conclusione logica della sua opera».
Alle accuse lanciate da Balfour risponde il 20 agosto Solf, Sottosegretario alle colonie tedesco. In due settimane non si è mosso un passo nella direzione giusta.
Immobile anche la società dei trasporti londinese. Le donne, chiamate a rimpiazzare gli uomini, chiedono lo stesso trattamento, lo stesso salario. La risposta è negativa, la contro-risposta è lo sciopero. La capitale è bloccata.
Situazione sempre molto confusa nella Siberia orientale. I giapponesi marciano verso la foce dell’Amur e in Manciuria, dove vedono minacciati i propri interessi. Sul fronte dell’Ussuri, dopo la sconfitta di tre giorni fa, le forze bolsceviche si sono riprese la rivincita: da Vladivostok si conferma il ripiegamento degli Alleati.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Discorso di Solf (Segretario coloniale tedesco) in risposta al discorso di Balfour dell’8 agosto 1918.
- Il Consiglio interalleato sugli approvvigionamenti nomina un Comitato di rappresentanti.
Fronte occidentale
- Fra l’Oise e l’Aisne i francesi raggiungono Lombray.
Fronte orientale
- Il War Office inglese annuncia l’avanzata giapponese verso Nikolaevsk (foce dell’Amur).
- Si annuncia che sull’Ussuri (Siberia orientale) distaccamenti francesi, britannici, cecoslovacchi, cosacchi e giapponesi hanno dovuto ritirarsi dinanzi a forze superiori bolsceviche.
Fronte asiatico ed egiziano
- Continuano gli attacchi arabo-britannici contro la ferrovia dell’Hejaz.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 20 AGOSTO 1918
Ieri all’alba, dopo violento tiro d’artiglieria, e bombarde, numerose forze nemiche attaccarono da ovest e da nord le nostre posizioni del Cornone, sulle pendici sud del Sasso Rosso. Il nostro presidio arrestò il nemico impegnandolo in accanita lotta a corpo a corpo. Rincalzi prontamente accorsi lo contrattaccarono, ributtandolo con gravi perdite e catturandogli prigionieri.
Tentativi nemici di attaccare nostri posti avanzati a nord del Lago di Ledro e di sorprendere le nostre pattuglie di protezione di Col del Rosso, vennero sventati dal fuoco.
Pattuglie britanniche in ricognizione sull’altipiano di Asiago fecero qualche prigioniero, le nostre batterie furono molto attive nella Val Lagarina e nella Valle dell’Astico. Un’insolita attività d’artiglieria nemica nella regione dell’Asolone richiamò nostri efficaci concentramenti di fuoco.
Firmato: DIAZ