29 Agosto, 1918

Dietro i fiumi

«Il nemico ha perso la battaglia. […] La grande vittoria in Piccardia è un fatto compiuto. […] La ritirata tedesca si accentua sotto l’irresistibile spinta Alleata». Euforia giornalistica. Giustificata.
Il 29 agosto britannici e francesi finalizzano gli assedi di Bapaume e Noyon: le due città vengono conquistate. La Germania perde gli ultimi due punti d’appoggio e ripiega oltre i fiumi, trincerandosi dietro al Canal du Nord e alla sua «piantagione di mitragliatrici». La difesa tedesca ora si aggrappa a Péronne, ma è una soluzione momentanea, Ludendorff sa di dover raggiungere la linea Hindenburg.
Con l’esercito Alleato sboccato a Cizancourt, sulla sponda occidentale della Somme, il nuovo fronte si adagia su questa riva fino al Canal du Nord e da lì a Noyon. Poi l’Oise, l’Ailette, Soissons, un pizzico di Aisne e la Vesle fino a Reims. Qua e là qualche testa di ponte oltre i fiumi.

Se l’offensiva anglo-francese procede a gonfie vele, quella austro-ungarica in Albania si è fermata. Per l’Intesa l’unica nota dolente arriva dalla Russia: a Pietrogrado l’ambasciata britannica viene assaltata e saccheggiata dai bolscevichi.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Ryan (U.S.A.) nominato Assistente Segretario della guerra, con titoli e funzioni di Direttore dell’aviazione.
  • Visita del Kaiser Guglielmo II allo Zar Ferdinando di Bulgaria a Nauheim.
  • Riunione a Londra del Consiglio interalleato dei trasporti marittimi.

Fronte occidentale

  • Fine della seconda battaglia di Noyon.
  • I francesi ricatturano Noyon e attraversano il fiume Ailette.
  • Bapaume ripresa dalle truppe britanniche.

Fronte orientale

  • L’ambasciata inglese a Pietrogrado è attaccata dalle truppe bolsceviche; il capitano Cromie, attaché navale, viene ucciso.

Fronte meridionale

  • Fermata l’offensiva austro-ungarica nell’Albania del sud.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 29 AGOSTO 1918

In Val Concei (Giudicarie) il nemico dopo violento fuoco di distruzione, attaccò le nostre posizioni, ma venne prontamente arrestato dal fuoco dei nostri posti avanzati, che, passati poscia al contrattacco, volsero in fuga l’avversario, infliggendogli perdite e prendendo prigionieri.
Sulle pendici settentrionali dell’Altissimo e a nord di Col del Rosso, nuclei esploranti nemici furono attaccati e dispersi da nostre pattuglie.
Lungo la fronte nostre artiglierie con efficaci concentramenti di fuoco, batterono intensamente le prime linee del nemico e no molestarono le retrovie.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori