9 Ottobre, 1918

Cambrai libera

«Vogliamo sperare che gli Imperi centrali diano una risposta chiara, accettando i principi wilsoniani e non la loro discussione». Intesa e opinioni pubbliche approvano la nota di Wilson e la sua conditio sine qua non. Non si declina nessun invito a priori, ma prima di tutto serve una prova di buona fede. La palla passa a Berlino ed è una palla curva, complicatissima da ricevere.
Gli Imperi centrali devono fare i conti con altre due dichiarazioni scomode. Anche il Consiglio di Reggenza polacco prende spunto dalle parole di Wilson e delibera lo scioglimento del Consiglio di Stato e la convocazione di una Dieta costituente per una Polonia libera, riunita e indipendente. In Ungheria è il partito socialista a prendere l’iniziativa: avanza richieste politiche, economiche e sociali e organizza comizi in tutta Budapest; partecipano 70.000 operai.
La crisi non risparmia Costantinopoli. Del resto chi più dei turchi ha l’acqua alla gola? Talat ed Enver Pascià si dimettono, addio al “triumvirato” dei Giovani Turchi. Al loro posto saliranno Ahmed Tevfik e İzzet Pascià.


Ma il 9 ottobre è il giorno di Cambrai, i canadesi entrano in città, liberando un pezzo da novanta. E non è ancora nulla, perché l’offensiva Alleata sfonda linea Hindenburg e fronte tra Cambrai e Saint-Quentin; la penetrazione è di circa una decina di chilometri, forse più, la nuova linea passa non molto distante da Le Cateau-Cambrésis. Scacco.
Nessuna tregua neanche nelle Argonne: «La posizione dei tedeschi diventa ogni giorno più difficile». I franco-americani si prendono con la forza Montcheutin, tutto l’altopiano intorno e attaccano nella regione di Verdun, nei boschi di Caures e Haumont.
Flash dalla Bulgaria, dove gli Alleati fanno valere le clausole più dure del trattato: occupano Costanza sul Mar Nero e si presentano a Sofia.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Proclamazione del Consiglio di reggenza polacco in favore di una Polonia indipendente e riunita.
  • Il Landtag finlandese elegge il Principe Friederich Karl of Hesse Re di Finlandia.
  • Si dimettono Talat ed Enver Pascià, rimpiazzati da Ahmed Tevfik e İzzet Pascià.
  • A Budapest si tengono comizi, ai quali intervengono circa 70.000 operai, che aderiscono al manifesto pubblicato dal Partito socialista ungherese.
  • Il Generale Von Scheuch succede a Von Stein come Ministro della guerra tedesco.
  • Il Partito laburista britannico approva all’unanimità un ordine del giorno, nel quale si dichiara che l'accettazione incondizionata delle condizioni suggerite dal Presidente Wilson è indispensabile per la conclusione di una pace veramente giusta e permanente.
  • Gran Bretagna: controllo sul latte, marmellata da razionare.
  • Riunione romana tra la Missione della Federazione americana del Lavoro, il Commissariato dell’emigrazione e i membri del Comitato permanente del Lavoro per l'emigrazione italiana in USA.

 Fronte occidentale

  • I canadesi liberano Cambrai.
  • I britannici arrivano a meno di 4 chilometri da Le Cateau.
  • Continua l’avanzata Alleata. Dal 21 agosto l’intero sistema di Hindenburg si è rotto. Presi 110.000 prigionieri e 1200 cannoni.
  • Respinto un contrattacco tedesco sul fiume Arnes.
  • A nord di Verdun i francesi e gli americani si spingono verso la linea del 1915.
  • La missione aeronautica italiana a Parigi comunica che una squadriglia italiana di aeroplani Caproni 600 HP ha traversato in volo le Alpi, atterrando al completo alla base italiana in Francia.

Fronte meridionale

  • Truppe greche entrano a Kavala.
  • I serbi entrano a Leskovac; scontri sul fiume Toplica.
  • Bulgaria: le truppe Alleate occupano Costanza, sul mar Nero. Un reggimento francese è entrato a Sofia.

Fronte asiatico ed egiziano

  • I carri armati britannici entrano a Baalbek e prendono 500 prigionieri.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO

BOLLETTINO DEL 9 OTTOBRE 1918

Su tutta la fronte la nostra artiglieria tenne sotto l’azione di tiri metodici e di saltuari vivaci concentramenti, le prime linee avversarie e i centri di vita immediatamente a tergo.
Nella regione del Grappa un nostro piccolo nucleo irruppe di sorpresa nelle posizioni nemiche a sud del Col Caprile e ne ricondusse 19 prigionieri, nonostante l’accanita resistenza del presidio, appoggiato da violentissimo fuoco di artiglieria. A Dosso Alto (sud-est di Riva), in Val Vecchia (Brenta) e sull’Asolone, pattuglie nemiche vennero respinte dai nostri posti avanzati e lasciarono in nostra mano qualche prigioniero.
Attività aerea nostra ed alleata molto intensa: i nostri cacciatori assalirono una pattuglia abbattendole un apparecchio. Vennero bombardati e mitralgiati da bassa quota, trincee, baraccamenti, impianti ferroviari e colonne in movimento.


ALBANIA - Nel pomeriggio del 6 ottobre respinti nuclei di copertura avversaria con la cattura di numerosi prigionieri, una nostra colonna occupò le alture ad est di Murikjani. Il dì seguente alle 14,30 infrante nuove tenaci resistenze di retroguardie nemiche, le nostre truppe sono entrate nella città di Elbassan. L’avanzata continua.
Nello stesso tempo dispersi in vivaci scontri nuclei avversari che si erano mantenuti sulle alture a nord-ovest di Ljusna, nostre avanguardie hanno proseguito la marcia sulla strada di Kavaja riprendendo contatto col nemico nella regione di Gramshi.
Aviatori nostri e britannici hanno efficacemente bombardato e mitragliato truppe e carreggi in marcia sulla strada Ragozina-Durazzo.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori