Berlino dice “ok”
La Germania vorrebbe poter scegliere, ma non può, perché ora per gli Alleati è e sarà una cavalcata, con giusto un paio di rallentamenti. Il 12 ottobre Craonne è persa, insieme allo Chemin des Dames; la ritirata è generale e si accentua su tutto il fronte franco-belga. Quasi due milioni di americani fanno da contraltare all’insostenibile numero di prigionieri e in patria il Paese è a terra, come il morale in prima linea. No, la Germania non ha scelta.
«Il Governo tedesco accetta le tesi esposte dal Presidente Wilson. Dunque lo scopo delle conversazioni sarebbe solo quello di concordare i dettagli pratici per l’applicazione di quei principi. Presumendo l’identica prospettiva delle altre Potenze Alleate, il Governo tedesco, d’accordo con quello austro-ungarico, si dichiara pronto a conformarsi alle condizioni del Presidente Wilson per giungere a un armistizio e suggerisce l’organizzazione di una Commissione mista per gli accordi necessari allo sgombero dei territori occupati. L’attuale Governo tedesco è nato da negoziati con la maggioranza del Reichstag, dunque parla a nome del popolo tedesco».
Le tre pregiudiziali di Wilson sono accettate. Ora l’Intesa può valutare e stabilire i termini del futuro armistizio.
Intanto gli Alleati riconoscono anche l’armata polacca come co-belligerante, mentre nei Balcani liberano Mitrovica e soprattutto Niš. In Serbia e in Montenegro ora gli austro-ungarici devono vedersela anche con sommosse e milizie partigiane, rinvigorite dall’avanzata Alleata.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Governo tedesco risponde alla nota del Presidente Wilson accettandone le condizioni.
- Le potenze Alleate riconoscono autonoma e co-belligerante l’armata nazionale polacca.
- Una nota ufficiale del Governo italiano ammonisce l'opinione pubblica, perché non sia fuorviata circa il significato e gli effetti della risposta della Germania e tenga sempre presente i precedenti.
- A New York si celebra solennemente il “Columbus day” con l'intervento del Presidente Wilson. Il Re d'Italia invia un messaggio.
- Il Lussemburgo prega il Presidente Wilson di proteggere i suoi diritti.
Fronte occidentale
- Fine della battaglia della Champagne. Dal 26 settembre 21.500 prigionieri e 600 cannoni presi dagli Alleati.
- Fine della seconda battaglia di Le Cateau.
- Combattimenti sul fiume Selle.
- Craonne catturata nuovamente dalle truppe francesi.
- Continua l’avanzata franco-italiana sullo Chemin-des-Dames. I francesi sono a nord di Craonne e a 5 km. da Laon.
- I francesi prendono Vouziers.
- Le truppe statunitensi oltremare sono oltre 1.900.000.
Fronte meridionale
- 90.000 bulgari e 2.000 cannoni catturati in 27 giorni.
- Serbia (Kosovo): i francesi occupano Mitrovica e Prizren.
- Gli italiani prendono Kavajë (Albania).
- I serbi catturano Niš dopo un duro scontro.
Fronte asiatico ed egiziano
- Azioni a Duşak (Transcaspia).
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 12 OTTOBRE 1918
Sull’Altipiano d’Asiago in seguito ai nostri colpi di mano, i cmbattimenti d’artiglieria mantennero durante tutta la giornata di ieri carattere di particolare intensità.
Le nostre batterie eseguirono a più riprese violenti concentramenti di fuoco sui punti vitali delle posizioni avversarie.
Alla confluenza dell’Assa con il Ghelpac, un nostro nucleo di fanterie irruppe nelle trincee di Cima 3 Pezzi, inflisse numerose perdite al nemico in una rapida lotta a colpi di bombe a mano e catturò parecchi prigionieri.
Il numero totale dei prigionieri catturati nella giornata di ieri sull’Altipiano di Asiago è salito a 491 di cui 10 ufficiali. Vennero prese 9 mitragliatrici.
Sulla rimanente fronte attività combattiva normale.
Sulle pendici dell’Altissimo pattuglie avversarie vennero respinte dai nostri posti avanzati.
Firmato: DIAZ