11 Luglio, 1916

Il principale obiettivo francese

Ci sono luoghi con il vizio di ficcarsi nella Storia. E spesso non ci rinunciano. Ci sono posti dove la guerra ritorna, come si dice facciano gli spettri. Vita avventurosa quella di Péronne: è stata incendiata durante un’incursione vichinga, assediata dagli spagnoli, sfigurata dai prussiani nel 1870, rasa al suolo nella Grande Guerra e, per non farsi mancare nulla, bombardata nel secondo conflitto mondiale. Péronne sorge su una collinetta in mezzo a una palude, lì la Somme compie un’ampia curva verso sud, costellata di stagni, pozze e canali. Il borgo era nato probabilmente come “castrum”, una piccola fortificazione, ma fin dal medioevo è «il centro di tutte le strade della regione». Viandanti di ogni tipo passano da lì. Normale, la civiltà si è sempre sviluppata attorno ai fiumi.
Nell’estate del 1916 è in mani tedesche; i francesi l’avevano riconquistata durante la battaglia della Marna, ma è durato poco. L’11 luglio Péronne è considerata il principale obiettivo dell’offensiva francese. Pochi chilometri a nord i britannici occupano di nuovo Contalmaison e questa volta riescono a tenerla, rintuzzando i contrattacchi tedeschi. Lievi progressi anche nei boschi di Trones e di Mametz.

 Berlino, sotto pressione, prova a scombinare le carte e lancia un ultimo violento assalto nel settore di Verdun: le armate del Kaiser ottengono un successo a Damloup e avanzano fino a lambire Fort Souville; i lanciafiamme tedeschi fanno strage, compensano il flop delle granate a gas, ma non riescono a sfondare

Intanto in Germania cominciano a porsi domande scomode sull’alleato asburgico. Qualcosa tipo: “Pensate di rendervi utili prima o poi?”
Alcuni giornali commentano seccati: «Gli austro-ungarici non hanno ancora trovato forze sufficienti per reagire. Nell’interesse generale è necessario che arrestino la ritirata. Neanche il valore delle nostre eroiche truppe può bastare se le posizioni vicine non sono mantenute».
Ad aiutare gli Imperi centrali è stata però l’indecisione russa: le armate di Evert si sono mosse male e tardi, consentendo ai tedeschi di mettere una toppa e far giungere rinforzi a difesa dello Stokhod.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Fronte occidentale

  • Contalmaison occupata e tenuta dai britannici; respinti numerosi contrattacchi; i britannici conquistano anche parte dei boschi di MametzTrones.
  • Battaglia della Somme: in 10 giorni di combattimenti i britannici annunciano 7.500 prigionieri e 26 pezzi d’artiglieria.
  • A Verdun I tedeschi guadagnano terreno a Damloup e a est di Firmin Wood e Chênois Wood.

Fronte orientale

  • I tedeschi ricevono nuovi rinforzi e artiglieria pesante per difendere il passaggio dello Stokhod.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Il Generale Maude succede a Gorringe al Commando della guarnigione del Tigri.
  • I russi cominciano una nuova offensiva in Anatolia (fronte caucasico).

Operazioni navali

  • Un sottomarino tedesco bombarda il porto di Seaham (Durham): un morto.
  • Tre pescherecci armati affondati al largo delle coste scozzesi durante delle azioni contro i sottomarini tedeschi.

Parole d'epoca

Il 13esimo Fanteria

di Giuseppe Abate

Selz!... Ancora salutiamo con orgoglio quelle balze rocciose dove tante anime dolorarono, dove tante giovani esistenze furono spezzate, dove tanti atti sublimi di eroismo e di sacrifizio furono compiuti!... Sempre vivi saranno nel nostro cuore quei ricordi, fervide e colorite le immagini. A Selz, dal Luglio 1916 alla fine della guerra, i Fanti rossi e neri della Pinerolo non torneranno più, ma sapranno non dimenticare l'anno ivi trascorso con tanta gloria e con tanto onore! Ai morti di Selz il nostro pensiero riconoscente ed appassionato di tenerezza! Ai compagni d'arme superstiti il nostro saluto di fraternità affettuosissima, vivificata nel sangue ed illuminata dallo stesso ideale di grandezza patria! Prima di seguire il Reggimento nelle altre imprese di sangue e di gloria, rinnoviamo il saluto alle trincee di Selz, e con fierezza italica ricordiamo l'ultima schiera di valorosi Ufficiali nostri, che su di esse, nell'ultimo periodo si porporarono di sangue. Capitani

 

DAL FRONTE

Di contro alla persistente nostra pressione in Trentino e ai vigorosi atti controffensivi nelle alte Valli del Boite e del But e sul Basso Isonzo, l' avversario ha dovuto richiamare sulla nostra fronte truppe già ritrattane o avviate verso la fronte orientale. Così è accaduto per il terzo corpo (sesta, ventiduesima e ventottesima divisione) già tolto dalle prime linee e in procinto di partire, e per la nona divisione e 187a brigata di Landsturm già in viaggio, delle quali unità accertammo nuovamente la presenza. Nella giornata di ieri intenso duello di artiglieria in Valle Adige. Sul Pasubio conquistammo le posizioni al nord di Monte Corno, ma un violento contrattacco nemico riuscì in parte a ritogliercele: prendemmo 34 prigionieri. Sull' Altopiano di Asiago riparti di Alpini ripresero l' attacco delle posizioni nemiche della zona Monte Chiesa, ottenendovi qualche vantaggio. A nord di Col di San Giovanni occupammo Col degli Uccelli alla testata di Valle Cia (Torrente Vanoi). Nella zona della Tofana l' avversario tentò un improvviso attacco contro le posizioni da noi conquistate il giorno 9. Fu respinto con gravissime perdite e lasciò nelle nostre mani altri 30 prigionieri e una mitragliatrice. Sulla fronte dell' Isonzo attività di artiglierie e scambio bombe.

Firmato: CADORNA

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori