6 Ottobre, 1914

Rubare un sottomarino: si può

Altre truppe inglesi sbarcano a Ostenda e Zeebrugge per cooperare con l’armata belga. A quindici chilometri circa dal cuore di Anversa è caduta Lier; i tedeschi lanciano dei volantini, la traduzione è questa: «Cessate la resistenza e arrendetevi. La Germania vuole bene al Belgio». “Vuole bene”? A Berlino dev’esserci un “hippie” ante litteram. O un bambino delle elementari.
In Francia Arras viene bombardata dai tedeschi e Peppino Garibaldi, nipote dell’eroe dei due mondi, si prodiga nel reclutare volontari italiani, poi inquadrati nella legione straniera.
Sul fronte orientale i russi si ritirano davanti all’avanzata austro-tedesca in Polonia e in Galizia. Ma non ai confini della Prussia, dove mantengono l’iniziativa a scapito della Germania.

Nei giornali italiani del 6 ottobre è però il sottomarino FIAT 43 a dettar legge; sì, proprio quella FIAT. È stato rubato la sera del 4 ottobre dal cantiere navale di La Spezia, durante un collaudo. Imbarazzo generale, la notizia non riesce a restare segreta.

 Il pirata è l’ex ufficiale di Marina Angelo Belloni. Contrario al neutralismo italiano, ha reclutato una quindicina di uomini ed è salpato. Ha in mente una spontanea epopea patriottica contro la Marina austro-ungarica. L’equipaggio è ignaro delle sue intenzioni; Belloni ha solo accennato a una missione segreta. E’ tutto documentato dalle sue folli lettere ai parenti. Per il Cavalier Agnelli si può trattare solo di «un’improvvisa allucinazione mentale». A prescindere da chi li esplicita, tutti i commenti svariano tra ogni possibile sfumatura di “pazzia”.
La Marina italiana dà subito il via alle ricerche del sommergibile. E contatta le potenze belligeranti.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Fronte occidentale

  • Arras viene pesantemente bombardata dai tedeschi.
  • Truppe britanniche sbarcano a Ostenda e Zeebrugge per cooperare con l’armata belga.
  • Anversa: i tedeschi catturano Lier.

Fronte orientale

  • Polonia e Galizia: i russi si ritirano lungo tutto il fronte a causa dell’avanzata tedesca.

Personaggi

Angelo Belloni

Genio e follia vanno spesso a braccetto; a volte sono inscindibili.
Angelo Belloni è quasi un Santo Graal in questo senso. Ufficiale di marina e convinto interventista, ha rubato un sottomarino dai cantieri FIAT di La Spezia; spera di compiere un raid contro la Marina asburgica. Definirlo un tentativo “delirante” è riduttivo: il sommergibile è disarmato. Pazzo.
Belloni spera di ottenere il sostegno della Francia e di viaggiare indisturbato dalla Corsica all’Adriatico. Non andrà così. I francesi contatteranno il Governo italiano, consegnando il sottomarino F-43. L’improvvisato pirata verrà processato per “furto di sommergibile” e svariati altri capi d’imputazione.
E ora il colpo di scena: Angelo Belloni verrà del tutto assolto dalla corte marziale. Com’è possibile? Semplice, l’Italia nel frattempo è entrata in guerra; il punto di vista dei militari si è dunque capovolto.
Questa è la storia di Belloni “il folle”; ora possiamo parliamo del “genio”.


Teorizzatore degli incursori subacquei, non solo dirigerà un’importante scuola per sommozzatori, ma contribuirà a rivoluzionarne l’equipaggiamento.
Avete presente le mute? Ecco, lui può esserne considerato uno dei padri, inventore del cosiddetto “Vestito Belloni”. E i respiratori? Insieme a Teseo Tesei ne incrementerà la durata, da circa venti minuti a qualche ora. In più ci sono innumerevoli migliorie tecniche destinate ai sommergibili.
Un genio, appunto. Nel 1940, a 58 anni, verrà richiamato in servizio per migliorare i mezzi d’assalto della X flottiglia MAS.

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori