19 Ottobre, 1914

Combattere per ogni singolo centimetro

Sul fronte occidentale tedeschi e Alleati si fronteggiano da posizioni più o meno fisse; i britannici hanno completato il trasferimento dell’intero corpo di spedizione nelle Fiandre.
La guerra di movimento si è di fatto conclusa: le migliori speranze si sono eclissate, al loro posto solo trincee, cunicoli e nidi di mitragliatrici.
È il 19 ottobre, ormai si combatte per ogni singolo centimetro; gli obiettivi non sono più a lungo termine. I soldati non riescono più a vedere una strategia d’insieme; la guerra perde il filo logico. Ora si muore solo per un piccolo paese, per un misero boschetto, una strada, o una collinetta.
Sull’Yser viene respinto l’attacco tedesco a Lombartzyde; ma più a sud, il fallimento di Sir Henry Rawlinson, incapace di riconquistare Menin, scatena la terrificante battaglia di Ypres, torrenti di ferro e fuoco.

A Londra qualcuno parla di “una grande vittoria in pochi giorni”. Illusi, ingenui, o bugiardi; le ipotesi sono queste.

 A Berlino si va ben oltre; i giornali farneticano. Secondo il corrispondente della Vossische Zeitung la popolazione di Anversa avrebbe «ringraziato i tedeschi per avergli risparmiato un bombardamento più pesante»; cittadini e soldati berrebbero birre in trattoria, discorrendo amabilmente sulle circostanze dell’assedio. Un capolavoro.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Pubblicati i dispacci di Sir John French del 17 settembre e dell’8 ottobre.
  • Viene istituita la Distinguished Service Medal, una nuova onorificenza navale.

Fronte occidentale

  • Il trasferimento della British Expeditionary Force dall’Aisne alle Fiandre è completato.
  • Yser: viene respinto l’attacco tedesco a Lombartzyde.
  • Comincia la prima battaglia di Ypres: Sir Henry Rawlinson non riesce a occupare Menin.

Fronte orientale

  • I tedeschi attraversano la Vistola a Józefów.

Fronte meridionale

  • Continua la battaglia della Drina: i serbi riescono ad arginare un violento attacco austro-ungarico.
  • Dal Lovcen ricomincia il bombardamento sistematico delle fortificazioni di Cattaro.

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori