18 Novembre, 1914

Russi stoppati e ricacciati

Il Governo francese decide di tornare a casa, a Parigi: due mesi e mezzo di esilio sono stati abbastanza. Il 18 novembre inizia il trasferimento da Bordeaux alla capitale. Non c'è più pericolo: sul fronte occidentale i combattimenti si limitano a sporadici duelli d’artiglieria e a isolate scaramucce locali. Tutti cercano di riprender fiato.

Continua a muoversi il fronte orientale, come sempre tutto ruota intorno alla Vistola. In Polonia i violenti combattimenti nei pressi di Płock, una delle più antiche città della regione, hanno costretto i russi a ritirarsi verso sud, a Łowicz; i tedeschi li incalzano da vicino.
Non è un gran giorno a Pietrogrado. Le armate zariste sono state battute anche a Soldau, oggi Działdowo, nella Prussia orientale; l’avanzata si è arenata, un’altra volta. E le cose non vanno meglio in Galizia: Cracovia sembrava un obbiettivo a portata di mano, un frutto maturo e succoso, ora i russi si ritrovano a gestire un’improvvisa reazione austro-tedesca.
Il quadro a tinte fosche è completato dalla sconfitta nel Caucaso, contro l’esercito ottomano, seguita da una prudente ritirata verso l’Armenia.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Governo francese decide di ritornare a Parigi. Inizia il trasferimento da Bordeaux.

Fronte occidentale

  • I combattimenti si limitano a duelli d’artiglieria e schermaglie locali.

Fronte orientale

  • Prussia orientale: i russi vengono sconfitti a Soldau (Działdowo).
  • Polonia: i russi si ritirano verso Łowicz.
  • Galizia: offensiva austro-tedesca verso Cracovia.

Fronte asiatico ed egiziano.

  • Armenia: l’offensiva turca costringe i russi a ritirarsi.

Operazioni navali

  • Il porto di Libau (Liepāja, nel Baltico) bombardato da uno squadrone tedesco.
  • Capo Sarych: inconcludente scontro navale tra russi e tedeschi nelle acque del Mar Nero.
  • Goeben” e “Breslau” attaccati da uno squadrone russo nel Mar Nero: il “Goeben” viene danneggiato.

Parole d'epoca

Sergeant Bernard Joseph Brookes

Diario

The remainder anticipated going to the trenches today, and at 7.00 am I went to Church to prepare myself for the worst.
Then during the morning however, orders came out that of the Battalion left behind, except my company (for although I was a Signaller I had been with the company for the sake of convenience since leaving England) were to go to the trenches that night, and that we were to be isolated on account of another man having a touch of fever.
We could have "bitten our heads off" with disappointment when seeing the men leave for Griespot, and the trenches at Bois Grenier, a distance of four or five miles. However, we had to be content during the day with watching aeroplanes being shelled.
Our work was physical drill. 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori