Russi stoppati e ricacciati
Il Governo francese decide di tornare a casa, a Parigi: due mesi e mezzo di esilio sono stati abbastanza. Il 18 novembre inizia il trasferimento da Bordeaux alla capitale. Non c'è più pericolo: sul fronte occidentale i combattimenti si limitano a sporadici duelli d’artiglieria e a isolate scaramucce locali. Tutti cercano di riprender fiato.
Continua a muoversi il fronte orientale, come sempre tutto ruota intorno alla Vistola. In Polonia i violenti combattimenti nei pressi di Płock, una delle più antiche città della regione, hanno costretto i russi a ritirarsi verso sud, a Łowicz; i tedeschi li incalzano da vicino.
Non è un gran giorno a Pietrogrado. Le armate zariste sono state battute anche a Soldau, oggi Działdowo, nella Prussia orientale; l’avanzata si è arenata, un’altra volta. E le cose non vanno meglio in Galizia: Cracovia sembrava un obbiettivo a portata di mano, un frutto maturo e succoso, ora i russi si ritrovano a gestire un’improvvisa reazione austro-tedesca.
Il quadro a tinte fosche è completato dalla sconfitta nel Caucaso, contro l’esercito ottomano, seguita da una prudente ritirata verso l’Armenia.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Governo francese decide di ritornare a Parigi. Inizia il trasferimento da Bordeaux.
Fronte occidentale
- I combattimenti si limitano a duelli d’artiglieria e schermaglie locali.
Fronte orientale
- Prussia orientale: i russi vengono sconfitti a Soldau (Działdowo).
- Polonia: i russi si ritirano verso Łowicz.
- Galizia: offensiva austro-tedesca verso Cracovia.
Fronte asiatico ed egiziano.
- Armenia: l’offensiva turca costringe i russi a ritirarsi.
Operazioni navali
- Il porto di Libau (Liepāja, nel Baltico) bombardato da uno squadrone tedesco.
- Capo Sarych: inconcludente scontro navale tra russi e tedeschi nelle acque del Mar Nero.
- “Goeben” e “Breslau” attaccati da uno squadrone russo nel Mar Nero: il “Goeben” viene danneggiato.
Parole d'epoca
Sergeant Bernard Joseph Brookes
Diario
The remainder anticipated going to the trenches today, and at 7.00 am I went to Church to prepare myself for the worst.
Then during the morning however, orders came out that of the Battalion left behind, except my company (for although I was a Signaller I had been with the company for the sake of convenience since leaving England) were to go to the trenches that night, and that we were to be isolated on account of another man having a touch of fever.
We could have "bitten our heads off" with disappointment when seeing the men leave for Griespot, and the trenches at Bois Grenier, a distance of four or five miles. However, we had to be content during the day with watching aeroplanes being shelled.
Our work was physical drill.