11 Gennaio, 1915

Roma alla finestra, Bucarest di più

Italia e Romania sono sulla stessa barca. Neutrali, aspettano un cenno, fiutano l’aria. In entrambi i paesi non tutta l’opinione pubblica è favorevole al conflitto, ma le fazioni interventiste, simpatizzanti per l’Intesa, sono di sicuro le più rumorose. Roma e Bucarest optano per politiche parallele, le diplomazie si attivano in cerca di un accordo segreto. Nel gennaio del 1915 è la Romania la più convinta, decisa e vicina all’intervento, ma siccome la Storia non sempre segue la via principale, finiremo per anticiparla di oltre un anno.
L’11 gennaio Bucarest aspetta solo che i russi mettano piede in Transilvania, regione da sempre nel mirino degli irredentisti rumeni. E a Pietrogrado l’ipotesi non dispiace affatto. Tanto è vero che l’avanzata in Bucovina ha scalato posizioni nella lista delle priorità: quel fronte ha un’enorme rilevanza politica.

Oltre all’eventuale intervento di Bucarest, i russi e la propaganda guardano più lontano, al di là dei confini austro-ungarici.

 L’Impero asburgico è un guazzabuglio di popoli, con diffuse velleità autonomiste, tenuti insieme solo sulla carta. Ci sono i magiari, invisi a molti, determinati a difendere l’integrità territoriale ungherese, anche a costo di prendere le distanze da Vienna; ci sono i croati, autonomisti, ma decisamente ostili ai cugini serbi; e ci sono gli slovacchi, pronti a riunirsi con i cechi per resuscitare il Regno di Boemia. Creare il caos sarà l’obbiettivo della propaganda locale e straniera.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Si chiude il primo prestito nazionale italiano, con 1.380 milioni sottoscritti.
  • Il viceconsole d'Italia a Liegi, Greppi, è arrestato con l'accusa d'infrazione agli ordini delle autorità militari germaniche sul contrabbando di corrispondenza.
  • Il Governo rumeno negozia un prestito di £ 5.000.000 in Gran Bretagna
  • Il Governo turco, dopo lungo tergiversare, accoglie tutte le domande dell'Italia per dare soddisfazione all'incidente di Hodeida dell'11 novembre 1914.

Fronte occidentale

  • Controffensiva tedesca respinta e nuova avanzata francese a nord di Soissons.
  • Furiosi combattimenti alla Ferme de Beauséjour (Champagne).

Fronte asiatico e egiziano

  • Nel Caucaso battaglia tra forze russe e turche presso Karaurgan.

Fronte meridionale

  • In Albania gli insorti occupano le alture di Durazzo e vi installano batterie d’artiglieria, minacciando la costa.

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori