10 Aprile, 1915

Preoccupazioni vaticane

Papa Benedetto XV prega per la pace. In realtà il Vaticano fa qualcosa in più: fa capire a Vienna di apprezzare la soluzione diplomatica. Il 10 aprile La Stampa pubblica dichiarazioni “di fonte sicura”: «La Santa Sede non può non preoccuparsi della guerra fra l’Austria e L’Italia. Essa ha interesse che questa sia evitata. […] Considerate le speciali condizioni del Papa di fronte all’Italia, la guerra potrebbe creare al Pontefice gravi imbarazzi e polemiche che acuirebbero forse, anziché sanare, l’antico conflitto fra la Chiesa e lo Stato. […] Le notizie che parlano di un’azione della diplomazia pontificia, seppur inesatte, hanno un fondamento di verità».

A Vienna hanno però problemi più urgenti: gli incessanti e all’apparenza inesauribili attacchi russi stanno facendo vacillare anche il settore ucraino dei Carpazi. L’esercito austro-ungarico resiste e continua a controllare Uzhok e le vette circostanti, ma le armate zariste avanzano decise verso il passo montano, lungo un fronte di oltre 100 chilometri.


Dalla Prussia orientale torna a parlare il Generale Hindenburg. Scherza, è di buon umore e convinto della vittoria. «Combattere contro i russi significa combattere contro la preponderanza numerica. A Tannenberg erano il triplo di noi, eppure abbiamo vinto; non è solo il numero a decidere la vittoria».
Hindenburg sorride e si sofferma poi sulle manifestazioni d’affetto del popolo tedesco: «Non so quante paia di calze, quante maglie lavorate a mano, mi porta ogni giorno la posta del campo. Le brave massaie mi vogliono ben proteggere da questo freddo, ma dovrei avere un migliaio di mani e altrettanti piedi. […] Molti mandano dei consigli. Uno mi scrisse che avrei dovuto avanzare sempre lungo la sponda destra di un certo fiume, sempre avanti, fino a Pietrogrado. Il consiglio non sarebbe stato tanto cattivo se vi fosse la certezza che i russi non si muovessero sull’altra sponda…»

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • La Germania, con una nota, richiama gli Stati Uniti all'osservanza dello spirito di neutralità.
  • Pubblicato il Libro Bianco, contenente la corrispondenza fra il Governo inglese e l’Ambasciatore U.S.A in Germania riguardo il trattamento dei prigionieri di guerra e dei civili.
  • Papa Benedetto XV prega per la pace.

Fronte occidentale

  • I francesi hanno successo a Bois de Mort Mare (Woëvre).

Fronte orientale

  • I russi avanzano giù dai Carpazi per un fronte di 150 chilometri e muovono verso Uzhok; duri combattimenti per il dominio del Passo.

Fronte meridionale

  • Gli albanesi bombardano Durazzo.
  • Nave da guerra austro-ungarica colpisce Belgrado.

Operazioni navali

  • La nave da recupero belga “Harpalyce” viene Silurata.

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori