L'Italia annulla il trattato della Triplice
Il 3 maggio, a forza di tirare, la corda si spezza ufficialmente. Sidney Sonnino, Ministro degli esteri italiano, invia agli Ambasciatori a Vienna e Berlino la nota di denuncia della Triplice Alleanza. Il trattato è stato disatteso, i patti non rispettati. «L’Italia, confidando nel suo buon diritto, afferma e proclama di riprendere la più completa libertà d’azione e dichiara annullato il suo trattato di alleanza con l’Austria-Ungheria».
Le colpe sono imputate tutte a Vienna: a partire dalle responsabilità in una guerra «con scopi diametralmente opposti agli interessi vitali italiani»; fino ad arrivare al muro di gomma diplomatico, con la proposta di offerte incapaci di soddisfarci «sia dal punto di vista etnico, sia da quello militare e politico».
Burian, Ministro degli esteri asburgico, è sorpreso. Ha ricevuto l’Ambasciatore Avarna convinto di avvicinarsi alla soluzione del problema. È preso in contropiede, esprime la sua meraviglia «verso una decisione così grave, giunta nel corso di trattative fin qui amichevoli e concilianti, nel momento in cui egli offriva nuove concessioni».
Un po’ basito e un po’ stizzito, chiude il discorso «declinando ogni responsabilità» sulle future conseguenze. Poco importa a Roma, l’accordo con l’Intesa c’è già da una settimana.
I giornali ignorano gli ultimissimi sviluppi diplomatici, restano concentrati sul fronte: «La battaglia per il possesso del canale di Ypres è sospesa. Una tranquillità tragica è discesa sopra il campo sanguinoso, dove si seppelliscono i morti. Tedeschi e Alleati consolidano le loro ultime posizioni».
A circa 700 chilometri di distanza, a Bordeaux, il Ministro della Marina francese rilascia un’intervista azzardata: «L’occupazione di Gallipoli sarà una delle pagine più belle della storia militare. Ormai i risultati decisivi e definitivi non possono che essere rapidi». Ecco, non proprio Nostradamus. Meglio dar retta a von der Goltz, il guru tedesco dell’Impero ottomano: «Le truppe turche in quella regione sono forti abbastanza da far passare agli inglesi la voglia di avventurarsi fuori dalla portata e quindi dalla protezione dei loro cannoni navali».
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Governo italiano denuncia il Trattato d'Alleanza con l’Austria-Ungheria tramite una nota di Sonnino al Governo di Vienna.
- Date le condizioni della politica internazionale, il Consiglio dei Ministri italiano delibera che nessun membro del Governo si assenti da Roma. Anche il Re disdice il promesso intervento all'inaugurazione del monumento dei Mille a Quarto.
- Il Governo austro-ungarico emana ordini per l'applicazione dell’ordinanza imperiale sugli obblighi del servizio militare del Landsturm: le classi degli uomini di 18 anni e dai 43 ai 50 saranno impiegate al fronte dopo le altre classi.
- Viene reso noto tramite i giornali americani che le navi che issano bandiera inglese possono essere distrutte nelle zone di guerra.
Fronte occidentale
- Seconda battaglia di Ypres: completato il ripiegamento della nuova linea britannica.
Fronte orientale
- I tedeschi continuano ad avanzare verso Mitau (Jelgava, provincia baltica); Riportati 8.200 prigionieri.
- Gli austro-tedeschi fanno progressi in Galizia e nei Carpazi.
Fronte asiatico ed egiziano
- Dardanelli: i turchi attaccano senza successo la linea francese a Gallipoli.
Operazioni navali
- Il sottomarino E14 affonda una nave da guerra turca nel mare di Marmara.