Vertici russi nella burrasca
A Pietrogrado non si respira una bella atmosfera: la guerra ha preso una brutta piega, intorno ai vertici russi c’è burrasca. Il 26 giugno il Generale Vladimir Sukhomlinov, Ministro della guerra, si dimette, ma di fatto viene destituito; qualcuno lo accusa apertamente d’incapacità, verrà poi arrestato per corruzione. Al suo posto è nominato il Generale Alexei Polivanov. Al fronte continua il massacro galiziano: i russi riescono a respingere un attacco austro-tedesco sul fronte Bukaczowce-Halych, lungo il Dnestr, ma sono comunque costretti a ripiegare, proprio come gli avversari, ricacciati sull’altra sponda del fiume.
Se in Italia non si ha una precisa percezione di cosa sia la guerra è dovuto a come viene raccontata da alcuni giornali. L’Idea Nazionale si supera: il fronte appare come un meraviglioso villaggio vacanze, un campeggio estivo all’ombra delle dolomiti. «Le nostre linee di trincee sono un portento di costruzione e di precisione. Offrono ai soldati un riparo comodo e sicuro. […] La rivestitura in legno li difende dall’umidità del terreno, la speciale disposizione delle coperture li ripara
dalle piogge, in modo che non una goccia d’acqua possa entrarvi. […] I soldati, nelle magnifiche trincee, vivono come in casa propria. Nelle ore di attesa il campo presenta un aspetto che riempie di letizia il cuore».
Va bene tranquillizzare le famiglie a casa, ma qui è descritto il villaggio dei puffi.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Un decreto reale dispone provvedimenti per assicurare gli approvvigionamenti all'Italia e per organizzare la mobilitazione industriale per la produzione intensiva di materiali per l'Esercito e la Marina.
- Si dimette il Generale Sukhomlinov, Ministro russo della guerra; gli succede il Generale Polivanov.
Fronte occidentale
- Comincia la battaglia delle Argonne. Il Kronprinz, il Principe ereditario tedesco, attacca.
Fronte orientale
- I russi respingono un pesante attacco tedesco sul fronte Bukaczowce-Halych (est Galizia) ma sono costretti a ritirarsi.
- I tedeschi, sconfitti dai russi sul Dnestr, ripassano il fiume.
Fronte italiano
- Gli italiani occupano la cima dello Zellenkoffel, in Carnia.
Fronte meridionale
- Albania: i montenegrini occupano San Giovanni di Medua e Scutari.
Dal fronte
Nulla d'importante da segnalare per la frontiera del TiroloTrentino, lungo la quale continua in più punti l'azione dell'artiglieria a distanza.
In Carnia si ebbe, nella passata notte, l'ormai solito vano attacco contro il Freikofel. Ad occidente del passo di Monte Croce le nostre truppe occupano la cima dello Zellonkofel.
Lungo la frontiera dell'Isonzo i nostri progressi oltre il fiume si svolgono con lentezza, ma incessantemente.
Per rendere più rapida la decrescenza degli allagamenti in corrispondenza del Basso Isonzo venne ordinata l'ostruzione del canale di Monfalcone all'incile; l'operazione fu da un reparto del genio arditamente compiuta sotto il fuoco dell' avversario. Violenti temporali nel pomeriggio del 25 e nella notte sul 26 hanno disturbato l' azione delle nostre truppe, specialmente nella parte montuosa del teatro di guerra.
Firmato: CADORNA