A colloquio con i minatori
La Bulgaria conferma per l’ennesima volta la propria neutralità. Bugiarda, l’accordo con la Germania è già firmato. Sofia fa però capire di essere pronta per un eventuale intervento. Situazione opposta per la Grecia, dove la crescita del movimento venizelista fa a pugni con l’immobilismo del Premier Gounaris.
Si muove invece il Governo britannico: il 19 luglio Lloyd George, il Ministro del commercio e il labourista Henderson partono per Cardiff. La missione è di sbloccare le trattative con i minatori gallesi, anche perché le scorte di combustibile industriale iniziano ad assottigliarsi. La delegazione ha l’appoggio di buona parte dell’opinione pubblica. Secondo fonti dell’epoca, il Daily Express avrebbe addirittura messo una taglia sugli istigatori dello sciopero, accusati di antipatriottismo. Tra l’altro ci sarebbe già il Munitions act: multa salata o, in alternativa, carcere per chiunque abbia partecipato alla serrata.
Bene, ma a mio avviso ha ragione La Stampa: «Non si sa come si possa multare o incarcerare 200.000 minatori della natura dei gallesi». Soprattutto se indispensabili per vincere la guerra.
Sul fronte carsico gli italiani fanno altri 500 prigionieri e un lauto bottino. Riescono persino a spingersi sulla cima del monte San Michele.
Vienna e Berlino guardano sempre a est. I russi tentano una disperata difesa e si attestano lungo le linee fortificate del Narew; i tedeschi attaccano da nord a sud di Varsavia. La battaglia di Kraśnik è finita, ora tocca a Hrubieszów e Wojsławice.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- La Bulgaria dichiara nuovamente la neutralità.
- Il Ministro Lloyd George, insieme al Ministro del Commercio e al Ministro Henderson si recano a Cardiff per trattare con i delegati degli operai e minatori.
- Il giornale parigino La Croix pubblica una lettera del Papa al Cardinale Amette, nella quale smentisce l'intervista della Liberté.
- Alla Camera dei Comuni viene annunciato il totale delle perdite nei Dardanelli al 30 Giugno: 42.434.
- Grecia: Il movimento venizelista guadagna terreno, opponendosi alla politca germanofila di Gournaris.
- Il Re d'Italia conferisce il Collare dell'Annunziata al principe di Galles.
Fronte occidentale
- I tedeschi attaccano vicino Les Éparges (Verdun), ma vengono respinti con pesanti perdite, come anche a ovest e sud-ovest di Souchez.
Fronte orientale
- I russi si concentrano sul Narew.
- I tedeschi attaccano a nord e a sud di Varsavia.
- Duri scontri sulla linea Lublino–Chełm.
- Finisce la seconda battaglia di Kraśnik.
- Cominciano le battaglie di Hrubieszów e Wojsławice.
Fronte italiano
- Gli italiani attaccano su tutto il fronte dell'Isonzo. Sul Carso fanno altri 500 prigionieri e prendono molte armi e munizioni.
- Gli italiani hanno successo sul Carso dopo due giorni di combattimenti: Conquista del Monte San Michele.
Dal fronte
In Cadore, mentre continua a svilupparsi favorevolmente l' offensiva iniziata nella zona di Falzarego, nell' alta valle dell'Ansiei i nostri reparti, avanzando lungo la direttrice che da Misurina scende a Schluderbach hanno attaccato le truppe nemiche trincerate presso il ponte della Margna e conquistato alla baionetta tre «blockhouses».
In Carnia venne iniziato e rapidamente aggiustato il tiro contro il forte Hermann, a nord-est di Plezzo, producendovi danni notevoli.
Lungo la frontiera dell' Isonzo l'offensiva che le nostre truppe con lenta, ma aspra e diuturna lotta vi svolgono da tempo, ha ieri conseguito sensibili successi.
Dopo risoluta e sanguinosa azione durante la quale l' accordo tra l' avanzata delle fanterie e l' appoggio delle artiglierie pesanti e campali si rilevò perfetto, la nostra occupazione sull' altipiano del Carso poté progredire.
Più ordini di trincee solidamente blindate e protette da reticolati furono successivamente presi d' assalto ed espugnati; 2000 prigionieri, tra cui 30 ufficiali, 6 mitragliatrici, 1500 fucili e grandi quantità di munizioni restarono nelle nostre mani.
Stamane lungo tutto il fronte dell' Isonzo l' attacco è stato ripreso con rinnovata energia.
Firmato: CADORNA
Comunicato dello Sato Maggiore della Marina
Dalla data dell'ultimo comunicato, 7 corr., la Marina ha dovuto svolgere un' intensa azione ― talora molto ravvicinata ― con: navi e con mezzi aerei contro le coste del nemico nel basso e alto Adriatico.
Sul mare possono essere indicate le seguenti operazioni compiute nell' arcipelago dalmata:
Interruzione di cavi telegrafici presso isole che, per la loro posizione più avanzata verso la nostra sponda, costituiscono efficienti stazioni di vedetta del nemico; distruzione in una di esse delle sistemazioni per il rifornimento di siluranti, della caserma e delle officine con cattura di alcuni prigionieri.
All' alba del 18 corr. la divisione dei nostri vecchi incrociatori corazzati «Varese», «Ferruccio», «Garibaldi «e «Pisani» ha avvicinato le acque di Cattaro, rendendo palese la sua presenza col bombardare e danneggiare seriamente la ferrovia presso quella località.
Nello stesso tempo navi sottili agivano contro Gravosa, distruggevano il deposito delle macchine, caserme e varî edifici militari, ed eseguivano mediante sbarchi una ricognizione dell' isola di Giuppana.
Le corazzate nemiche, rifugiate nella base di Cattaro, le quali, benché di tipo non moderno, avrebbero potuto affrontare la nostra divisione di antichi e modesti incrociatori, non sono uscite dal porto, pure avendo le macchine pronte.
Mentre le nostre navi si allontanavano, sono state fatte segno ad attacchi di sommergibili, e il Garibaldi, dopo avere evitato un primo attacco, e stato colpito da un siluro ed è affondato.
L' equipaggio si è comportato con perfetta calma e disciplina, levando più volte il grido di «Viva il Re !» prima di gettarsi in mare, secondo l' ordine ricevuto, ed è stato salvato nella massima parte.
Sono da annoverarsi fra le azioni aeree più notevoli.
Bombardamento compiuto (7 corr.) da un nostro dirigibile contro lo Stabilimento Tecnico Triestino, già gravemente danneggiato nella precedente incursione del giorno 4.
Questa volta le due bombe gettate in quell' importante cantiere hanno fatto divampare un incendio così esteso da essere ancora visibile a 40 chilometri di distanza.
Getto di bombe compiuto da un nostro idrovolante su caccia - torpediniere austriaci raccolti nel canale di Fasana, presso Pola (14 corr.);
Bombardamento eseguito da due nostri idrovolanti contro una batteria in vicinanza del faro di Salvore (14 corr.);
Intenso bombardamento compiuto con ottimo risultato da un nostro dirigibile della stazione di Grignano e degl' impianti attigui della linea ferroviaria Trieste-Monfalcone (16 corr.);
Il 17 corr. un idrovolante nemico facente parte d' una squadriglia che aveva volato su Bari e Barletta è stato catturato, e con esso i due ufficiali che lo montavano.
Firmato: THAON DI REVEL