È la Germania a condurre il "gioco"
Il primo anno di guerra sorride alla Germania. Il bilancio territoriale è in attivo, nonostante i tedeschi abbiano perso tutte le loro colonie, esclusa la pericolante Africa orientale. È vero, è tanta roba, ma Berlino ha in mano i nove dipartimenti più industrializzati di Francia, il Belgio, quasi tutta la Polonia e una bella fetta di Paesi baltici. Sono i tedeschi a condurre il gioco.
La Germania ne è consapevole e vuole sfruttare al meglio la posizione di vantaggio. L’8 agosto la diplomazia imperiale lancia un amo alla Russia: tramite la Danimarca fa sapere a Pietrogrado di essere disposta a negoziare una pace separata. Se l’idea dovesse funzionare, Berlino potrebbe concentrare tutta la sua forza sul fronte occidentale. Ma il tentativo fallisce, lo Zar non può accettare, sarebbe un’umiliazione. No, non è il momento di porre fine alle ostilità, o almeno non lo è per gli Alleati, tutti impegnati a difendere la propria casa, o i propri interessi.
La Germania non ha un solo nemico sul suo suolo; nel campo avverso il discoro vale solo per la Gran Bretagna. In realtà anche noi saremmo in questa invidiabile situazione, ma per ora non facciamo testo, noi siamo appena arrivati alla “festa”.
Ecco perché neanche Londra e Roma accetterebbero una pace a questo punto: l’Inghilterra è integra, ma vede minacciata la sua supremazia economica; l’Italia non può perdere l’occasione di riunificarsi e migliorare lo sfavorevole perimetro dei confini.
E allora si continua.
Sul fronte orientale i tedeschi attaccano Kaunas, respinti con perdite; in Polonia tagliano fuori la fortezza di Novogeorgievesk e, più a sud, costringono i russi a ripiegare oltre il Wieprz. Da segnalare l’insuccesso della flotta imperiale contro le difese navali del Golfo di Riga.
Nei Dardanelli gli Alleati vedono concretizzarsi i propri incubi: l’affondo non è stato abbastanza deciso, la battaglia si allontana dai desideri franco-britannici. Continuasse così gli Alleati tornerebbero a dare le ormai classiche e infruttuose “craniate contro il muro”.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Infruttuoso il tentativo di pace tedesco verso la Russia, tramite la Danimarca.
- Istituito il “Naval General Service Medal”.
Fronte orientale
- I tedeschi attaccano Kaunas: respinti con pesanti perdite.
- Novogeorgievesk tagliata fuori a est.
- Il Generale Mackensen costringe i russi a ritirarsi oltre il Wieprz.
- Battaglia del Golfo di Riga: la flotta tedesca attacca le difese navali russe del Golfo di Riga, ma viene respinta.
Fronte italiano
- Il porto di Monfalcone (nord dell’Adriatico) viene bombardato.
- Assalti notturni da parte degli austro-ungarici alle postazioni italiane sul fronte trentino.
Fronte asiatico ed egiziano
- Respinto l’attacco britannico ad Anafarta (Gallipoli).
- Bushire (Golfo Persico) occupata dai britannici come rappresaglia per due ufficiali uccisi lì il 12 luglio.
Operazioni navali
- L’H.M.S “Ramsay” affondato dall’incrociatore ausiliario tedesco “Meteor”.
- L’H.M.S “India”, incrociatore ausiliario, silurato al largo della Norvegia.
DAL FRONTE
Nella zona del Tonale, nostri reparti alpini, arditamente avanzando lungo la difficile cresta rocciosa che s' erge da mezzodì su Valle del Monte (Alto Noce) sorpresero e dispersero, all' alba del giorno 7, truppe nemiche trincerate a sud-est di Punta di Ercavallo, impadronendosi di bombe, razzi e cartucce e di altro materiale abbandonato dall' avversario. Il giorno stesso altri reparti nemici trincerati a Malga Paludei a nord-est della punta di Ercavallo, furono cacciati dalle proprie posizioni mercè i tiri precisi di nostre artiglierie da montagna issate a più che 3000 metri d' altezza sulle rocce di Ercavallo.
In Valle di Sxten (Cadore) all' efficace azione di fuoco svolta nei passati giorni dalle nostre artiglierie di medio calibro, è seguita l' avanzata delle fanterie che, gradatamente respingendo l' avversario, hanno raggiunto la fronte da Monte Nero alle pendici meridionali del Burgstall e vi si sono rafforzate.
Nel Carso ieri l' avversario, nell' intento di porre ostacolo ai progressi dei nostri lavori d' approccio, pronunciò frequenti e piccoli contrattacchi subito respinti e tentò anche di collocare reticolati mobili innanzi alle nostre linee. Le nostre artiglierie bombardarono una colonna nemica in marcia da Devetaki verso il fronte e con aggiustati tiri provocarono esplosioni ed incendi nei pressi di Marcottini.
Firmato: CADORNA
Naval General Service Medal
Nel 1915 il Governo britannico autorizza il conio di una medaglia d'argento come ricompensa per tutte le compagnie impegnate in azioni navali come a Gallipoli sul fronte asiatico ed era concessa esclusivamente ai membri della Marina Militare britannica.
Sul diritto è stata coniata con la rappresentazione di tre diversi sovrani: Re Giorgio (1915-36), Re Giorgio VI (1936-49), la regina Elisabetta II (1953-62).
Sul retro è invece rappresentata la Britannia su due cavalli marini.