12 Settembre, 1915

Morale in crescita

«Guerra di alta e aspra montagna, guerra di tenacia». La descrizione de La Stampa calza a pennello al nostro fronte. Il 12 settembre si combatte lungo tutto il confine, le azioni italiane danno qualche frutto nella conca di Plezzo e intorno a Tolmino.

Sul fronte orientale è arrivata la pioggia: gli enormi acquitrini trattengono l’avanzata tedesca, prosciugano le energie dei soldati; le artiglierie pesanti affondano nella fanghiglia. Muoversi diventa un problema, restare asciutti un’utopia.
Ma la guerra continua e mostra un teatro orientale dalle due facce, una agli antipodi dell’altra. Nel nord le armate del Kaiser irrompono sulla ferrovia Vilnius-Dvinsk e si scagliano sulla Dvina; immagini simili a est di Hrodna, dove i russi sono costretti alla ritirata.
Di segno opposto il quadro galiziano, qui gli eserciti dello Zar hanno ripreso l’iniziativa e impongono la sconfitta agli austro-tedeschi. Il morale si rialza ed è forse la cosa più importante.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Fronte occidentale

  • Pesanti bombardamenti lungo svariati punti del fronte francese.
  • Assalto degli Zeppelin sulla costa orientale britannica; nessuna vittima.

Fronte italiano

  • Combattimenti lungo il fronte italiano.
  • Lievi progressi locali degli italiani nella conca di Plezzo e sulle alture di Tolmino.

Fronte orientale

  • Interrotto vicino Švenčionys il tratto ferroviario Vilnius-Dvinsk.
  • Violenta offensiva tedesca sulla Dvina (Daugava).
  • Si combatte vigorosamente a est di Grodno (Hrodna): i russi vengono respinti indietro.
  • I russi sconfiggono gli austro-tedeschii a Tarnopol (Ternopil') e avanzano sul Sereth facendo migliaia di prigionieri.

Operazioni navali

  • La nave di soccorso belga “Pomona” viene affondata.

Parole d'epoca

Il voto

Giuseppe Cordano, Caporalmaggiore

Velo d'Astico (VI)

Riposo. In serata vado nella Chiesa di Velo d'Astico, dove il cappellano del 154° Reggimento Fanteria tiene una conferenza ispirata ad alti sentimenti di patriottismo.
Nella solenne cerimonia, nella silenziosità del Tempio, le musiche ed i canti religiosi toccano l'animo. Mentre lontano lugubre si sente il tuono del cannone, anch'io sono un poco commosso e serenamente faccio un voto, testimone la mia povera mamma, di recarmi in pellegrinaggio in Terra Santa a pregare sulla tomba di Gesù Cristo, al Santo Sepolcro: cioè un voto che dice “o rimango morto sul campo di battaglia, o ritornare a casa sano di mente e di corpo, mai però come mutilato”.


È il 12 settembre 1915. Giuseppe Cordano non ha ancora conosciuto la prima linea di guerra e la trincea. Ascolta una cerimonia religiosa a Velo d’Astico ed esprime un voto al quale terrà fede 55 anni più tardi: nel 1970 si recherà in Terra Santa a pregare sul Santo Sepolcro a Gerusalemme, per ringraziare Gesù Cristo che lo aveva protetto durante la permanenza al fronte e in prigionia, fino al ritorno a casa.

Fonte: L'Espresso e Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

DAL FRONTE

Nella regione del Tirolo-Trentino ed in Carnia continua l' azione delle opposte artiglierie ostacolata, però, da frequenti nebbie: l' artiglieria nemica insiste nel tirare sugli abitati retrostanti alle nostre linee.
Nella conca di Plezzo, la sera del 10, truppe nemiche col favore delle tenebre tentarono un improvviso attacco contro le nostre posizioni ad oriente del vallone dello Slatenik. I nostri lasciarono avvicinare l' avversario a breve distanza, indi irruppero su di esso alla baionetta, volgendolo in fuga dopo violenta mischia.
Nel settore di Tolmino dopo il nostro attacco del giorno 9 su Santa Maria sono stati segnalati forti reparti nemici che per il vallone Tominski si dirigevano verso quella piazza.
Nella zona del Basso Isonzo esplorazioni aeree hanno accertato la costruzione per parte del nemico di nuove opere di difesa con carattere semi-permanente. Da informazioni attendibili risulta anche che stanno giungendo all' avversario nuovi contingenti di truppe e grosse artiglierie. Due nostri velivoli bombardarono con efficacia accampamenti presso Oppacchiasella. Il nemico lanciò numerose granate contro i bacini di Monfalcone danneggiandovi qualche piroscafo.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori