17 Ottobre, 1915

"Il coraggio della disperazione"

“E se mettessimo sul piatto Cipro?” Qualcuno deve averla pensata più o meno così a Londra e l’idea non è dispiaciuta affatto. Il 17 ottobre il Governo britannico offre l’isola alla Grecia, in cambio vuole il rispetto del trattato con la Serbia: l’entrata in guerra contro la Bulgaria. Per l’Inghilterra rappresenta un’operazione quasi a “costo zero”, Cipro non sarebbe territorio imperiale, è stata requisita l’anno prima all’Impero ottomano. Non resta che attendere la risposta ateniese.

Una ventina di chilometri a nord del confine greco, i primi reparti francesi si sono uniti all’esercito serbo. Hanno il compito di proteggere le vie di comunicazione tra Salonicco e Niš; insieme sconfiggono i bulgari nella regione di Strumica.
Anche i giornali tedeschi lodano la tempra slava, per il Berliner Tageblatt «la Serbia lotta col coraggio della disperazione, con la tenacia di un popolo montano abituato alla guerra»


In Germania è passata la linea di Falkenhayn, Capo di Stato Maggiore: il conflitto sul fronte orientale non si può vincere prima dell’inverno; Hindenburg deve arrendersi all’evidenza e rinforzare le posizioni di vantaggio, anche perché, con la campagna balcanica di Mackensen, i tedeschi hanno bisogno di liberare uomini.
Ad approfittarne sono i russi: il Generale Ivanov, al comando in Galizia, incassa un altro successo sullo Styr; resta incerto l’esito della battaglia nelle regioni baltiche, ma in generale Pietrogrado può ritenersi soddisfatta.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Governo inglese offre Cipro alla Grecia, a patto di soddisfare le condizioni del suo trattato con la Serbia.

Fronte occidentale

  • Zeebrugge viene bombardata dal mare.

Fronte orientale

  • I tedeschi sono attivi attorno a Jakobstadt (Jēkabpils, Lettonia).
  • I russi hanno successo sullo Styr (a sud delle paludi del Pripyat).
  • I russi rompono la linea tedesca presso Dvinsk. La loro situazione in seguito ai successi delle ultime settimane è favorevole.

Fronte meridionale

  • Le forze bulgare si stanziano nella valle del Timok (Serbia) e a sud prendono Egri Palanka (Macedonia).
  • I franco-serbi sconfiggono i bulgari a Strumica.

Parole d'epoca

Appello al padre

di Francesco Bucci, Tenente, capitano

Monte Podgora (GO)

Carissimo padre, da questa lettera in poi e se avrò, come spero sempre, la fortuna di mandarvene altre, assistetemi costantemente notte e giorno col vostro pensiero e col vostro cuore. Anch'io non mi stancherò mai di pensare a voi tutti massimamente, nei momenti difficili. Spero che capirete tutto. Io non posso dirvi altro.

Il Tenente Bucci scrive una breve ma accorata lettera al padre alla vigilia della Terza battaglia dell'Isonzo.

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

DAL FRONTE

Con ardita e ben condotta operazione le nostre truppe hanno espugnato la forte e munita posizione di Pregasina, importante punto avanzato del gruppo fortificato di Riva, nell' aspra zona montuosa ad occidente del Garda.
L' azione venne iniziata nella notte sul 13.
Mentre sulla sponda orientale delle balze dell' Altissimo nostri reparti avanzavano dimostrativamente su quella occidentale, le truppe destinate all' attacco muovevano risolutamente verso Pregasina e nonostante le difficoltà del terreno, le avverse condizioni atmosferiche e il violento fuoco delle potenti batterie delle opere di Riva, riuscirono a portarsi fin sotto i trinceramenti nemici.
Nella notte, favoriti da fitta nebbia, arditi nostri drappelli si avvicinavano ai reticolati e vi aprivano larghe breccie.
Il mattino del 15, ripresosi l' attacco sotto il vivissimo tiro nemico di fucileria, di artiglieria e di bombe asfissianti, le nostre truppe conquistarono Pregasina e avanzarono vittoriosamente sulle alture a settentrione del paese dominanti la valle di Ledrof sulle quali si stabilirono saldamente.
Sulla rimanente fronte nessun avvenimento importante.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori