La crisi dei socialisti tedeschi
Certe cose non cambiano. Mai. L’anno nuovo non ha risolto la crisi globale dei socialisti, sempre più sfiancati dal perenne e fraterno braccio di ferro tra correnti, spesso turbolente. Il primo gennaio 1916 i dissidenti tedeschi, gli “spartachisti”, adottano le linee guida tracciate da Rosa Luxemburg nel suo "Tesi sui compiti della Socialdemocrazia Internazionale”. Le distanze con le posizioni ufficiali del Partito si divaricano, la frattura è insanabile, il futuro terremoto sarà inevitabile e violento, come il cozzare delle placche tettoniche.
«La guerra mondiale ha cancellato quarant’anni di socialismo europeo, distruggendone il prestigio morale e frantumando l’internazionale proletaria, conducendo le sue sezioni al reciproco fratricidio». Chi appoggia la guerra è complice dell’imperialismo, è nemico della classe operaia rivoluzionaria.
Bene, siccome concordia e armonia erano “troppo mainstream” già nella sinistra di cent’anni fa, sarà Lenin a muovere le critiche più severe al manifesto della Luxemburg.
Sul fronte orientale i russi proseguono l’offensiva sullo Styr, ormai ghiacciato. Secondo i giornali Pietrogrado avrebbe aperto una nuova via di comunicazione con gli Alleati: una tratta marittima in acque norvegesi per migliorare l’approvvigionamento.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Re Pietro di Serbia raggiunge Salonicco.
- Le "Tesi sui compiti della Socialdemocrazia Internazionale”, stilate Rosa Luxemburg, vengono assunte come programma ufficiale dello Spartakusbund di Karl Liebknecht.
- Il Canada incrementa le sue truppe all’estero di 500.000 uomini.
- Lo Zar Nicola II nominato British Field Marshal.
Fronte orientale
- Offensiva russa sullo Strypa e sullo Styr (Galizia).
Fronte d’oltremare
- Yaoundé (Camerun) conquistata dalle truppe britanniche del Generale Dobell.
Parole d'epoca
L'anno della vittoria
Pasquale Attilio Gagliani, Maggiore, tenente colonnello, colonnello di artiglieria
Fogliano Redipuglia (GO)
I giornali, unanimi, chiamano l’anno che comincia l’anno della Vittoria! Ne sono proprio sicuri. Finirà la guerra entro quest’anno: tutti lo sperano, ma nulla lascia intravedere questa eventualità.
Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano
DAL FRONTE
Continuano vivaci su tutta la fronte le azioni delle opposte artiglierie.In valle Lagarina una nostra ardita ricognizione su Malga Zurez, a nord di Dosso Casina, ci fruttò la cattura di alcuni prigionieri.Il nemico a sua volta attaccò le nostre posizioni di Corna Calda, a sud di Rovereto, ma fu respinto.
Firmato: CADORNA





