2 Gennaio, 1916

Psichiatria a distanza

Tutti i belligeranti inseriscono la “fine del conflitto” nella lista dei buoni propositi per l’anno nuovo. Ovunque si respira la certezza di ottenere il successo definitivo. Il 1916 è subito ribattezzato «l’anno della vittoria». Ne sono tutti convinti. Tutti tranne Lord Kitchener: lui punta sempre sul 1917. Sarà così? Ovviamente no. Come ogni buon proposito che si rispetti, anche la pace nel mondo è destinata a finire in malora.

Il 2 gennaio i giornali rivelano le difficoltà del Governo britannico: John Simon, Ministro dell’Interno anti-coscrizionista, ha presentato le dimissioni. Per il Gabinetto Asquith le altre “spine” si chiamano McKenna, Runciman ed Henderson. I primi due vorrebbero stabilire un limite, «fissare un numero oltre il quale non sarebbe conveniente continuare»; diverso il discorso per il labourista Henderson: lui sarà politicamente costretto ad adottare il punto di vista delle Trades Unions.
Ma secondo me, l’articolo del giorno ce lo regala La Stampa, intervistando l’eminente psichiatra Augusto Tamburini.

 Domanda secca: «I due Imperatori sono veramente degli psicopatici?» L’ho letta e avevo già l’acquolina in bocca.
La risposta è ben articolata. Le varie psicosi-paranoidi affibbiate al Kaiser sono forse eccessive, ma di certo «Guglielmo II è preda di un misticismo megalomaniaco: si crede destinato da Dio a una grande missione». Per Francesco Giuseppe si parla di «un innegabile stato di insensibilità morale e, data la grave età, uno stato demenziale dovuto all’involuzione cerebrale senile».

Tutti i fronti continuano la solita routine: si combatte sull’Hartmannswillerkopf, a Chernivtsi e a Kut al-Amara. Nei Balcani le ricognizioni Alleate sembrano indicare un cambio di strategia negli Imperi centrali: gli eserciti austro-tedesco-bulgari punterebbero sull’Albania e non più su Salonicco.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Fronte occidentale

  • Bombardamento di Hartmannswillerkopf (Alsazia).

Fronte orientale

  • Duri scontri a nord-est di Chernivtsi.

Fronte asiatico ed egiziano

  • I turchi bombardano Kut al-Amara.

Operazioni navali

  • Le navi di linea “Geelong” e “Giengyle” affondate nel Mediterraneo.

DAL FRONTE

Nella notte sul 1° gennaio l' avversario pronunciò piccoli attacchi, facilmente sventati, presso Mori (Val Lagarina) sul Col di Lana e sulle pendici del Rombon (Plezzo).

Nella zona del Carso l' azione di nostri arditi drappelli portò alla cattura di alcuni prigionieri e furono prese anche armi e munizioni.

Aereoplani nemici il giorno 1 lasciarono cadere bombe su Marco (Val Lagarina) e su Strigno e Borgo in Val Sugana.

Nessun danno.

Firmato: CADORNA

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori