12 Febbraio, 1916

Briand: serve più armonia e coordinazione

Tutto secondo programma. Dal convegno italo-francese non salta fuori nessuna novità. «Si è rimasti d’accordo sulla necessità di coordinare più strettamente gli sforzi degli Alleati, per assicurare una perfetta unità di azione. […] A questo scopo e nel più breve tempo possibile si riunirà a Parigi una conferenza tra gli Alleati, alla quale assisteranno i loro rappresentati politici e i delegati militari».
Prima di ripartire da Roma, il Premier francese rilascia un’intervista al Giornale d’Italia. Briand non nasconde il principale problema dell’Intesa: la Germania occupa una favorevole posizione centrale, può trasportare uomini e rifornimenti per vie interne, risparmiando tempo. Una maggiore armonia nell'azione Alleata ribalterebbe il punto di vista: in fondo i tedeschi sono già circondati, bisogna solo assediarli, colpirli da tutti i lati allo stesso tempo.

Per l’Italia le buone notizie giungono da Londra, dove si lavora alla soluzione della “crisi dei noli”: non potrà risolversi del tutto, alcune difficoltà resteranno, ma sono stati fatti passi avanti; la buona volontà c’è. 

 Meno buone le informazioni in arrivo dal fronte: gli austro-ungarici si sono ripresi il Monte Cukla, nella conca di Plezzo; l’improvvisa azione ha colto di sorpresa i nostri reparti.
Il 12 febbraio soffre anche la costa adriatica: l’aviazione asburgica bombarda Bottrighe, Codigoro e Ravenna; 15 i morti. Ma nella disgrazia siamo fortunati, anzi lo è l’umanità. A Ravenna viene colpito l’antiportico della basilica di Sant'Apollinare Nuovo, futuro patrimonio dell’UNESCO; bastavano una decina di metri più in là e avremmo detto addio ai mosaici, manufatti di una bellezza stordente, accecante.

Con l’avvicinarsi della primavera aumenta l’attività su tutti i fronti: in Francia i tedeschi attaccano a Soissons e in Belgio a Pilkem, parziali successi; Vienna festeggia l’occupazione di Tirana; mentre i russi si lanciano su Erzurum, nel Caucaso.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Un comunicato ufficiale del Governo italiano annuncia che nella conferenza fra Briand, il Ministro Bourgeois, l’Ambasciatore francese Barrère e gli onorevoli Salandra e Sonnino, si è riconosciuto necessario coordinare meglio gli sforzi degli Alleati e si è quindi deciso di organizzare a Parigi un convegno con i rappresentanti politici e i delegati militari di tutti gli Stati Alleati.
  • A Milano si chiude la prima sottoscrizione per i bisogni di guerra, che ha fruttato 6.920.00 lire.
  • Il Generale Smuts salpa dal Sud Africa.

Fronte occidentale

  • Offensiva tedesca a ovest di Soissons e successo temporaneo a Pilkem.

Fronte italiano

  • Aeroplani austro-ungarici lanciano bombe su Ravenna, Codigoro (Ferrara) e Bottrighe (Rovigo), causando danni materiali, uccidendo 15 cittadini e ferendone molti altri. A Ravenna viene colpito l'ospedale e distrutto l’antiportico della storica basilica di Sant'Apollinare Nuovo.
  • Gli austro-ungarici rioccupano, a sorpresa, il Monte Cukla, nella conca di Plezzo.

 Fronte meridionale

  • Gli austro-ungarici occupano Tirana, in Albania, e avanzano verso sud.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Comincia l’attacco dei russi a Erzurum.

Fronte d’oltremare

  • Ricognizione contro Salaita (Africa orientale).

 

Parole d'epoca

Il Diario della guerra 1915-18

di Don Antonio Balestrazzi

Gesù esauditemi. Che commedia è il mondo! Che tragedia comica.

Non sono capace di formulare uno solo dei miei pensieri …

E ne ho tanti! … Quanta nostalgia! … Gesù io vorrei essere buono, vorrei tornare in Seminario, con Voi, con tutti i miei cari amici … con tutti.

Veggo le Alpi splendide di neve lucente al sole ghiacciato. Quella purezza incontaminata mi fa rivivere mille nostalgie! … Gesù! Io sono sperduto in questo caos come un pulviscolo … Soffro di cuore, di animo.

Soffro per colpa mia … Ma, deh! Abbiate un poco pietà di me.

DAL FRONTE

CADORNA

L' attività delle nostre fanterie portò a piccoli scontri a noi favorevoli presso Madonna di M. Albano, a nord di Mori, e aPotrich in Valle Terragnolo; prendemmo qualche prigioniero.

La nostra artiglieria disperse lavoratori nemici nelle vicinanze diRovereto e nella zona del Sommo Alto a sud-est di Folgaria; bersagliò colonne di truppe e di salmerie in marcia lungo le mulattiere di Rio di Volaia e del Torrente Kronhof (Gail).

Lungo la fronte dell' Isonzo nessun importante avvenimento.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori