17 Febbraio, 1916

I britannici a Chios

Il Presidente americano Woodrow Wilson deve fare i conti con l’opposizione interna. Gli ultimi sviluppi diplomatici non sono passati inosservati al Congresso degli Stati Uniti; hanno rafforzato il Partito Repubblicano, fornendogli una buona arma di pressione: il sostegno all’amministrazione in cambio di una netta opposizione alla politica di Berlino. Prendere o lasciare. Wilson prende, almeno per ora.

Ad Atene il Governo ellenico cerca di mettere una pezza agli eccessi anti-italiani di Sokolis. Niente scuse, ma una giustificazione plausibile della mancata condanna sì: il Presidente della Camera aveva già richiamato all’ordine il Deputato, un ulteriore intervento avrebbe potuto surriscaldare il clima. Diciamo calcio d’angolo.
Poi però la realtà è sempre la stessa: le polemiche non si sono ancora placate che arriva l’ennesima mazzata: il 17 febbraio i britannici sbarcano a Chios, come al solito senza invito, da imbucati. E occupano l'isola. 

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Governo austro-ungarico richiama tutte le forze valide, riducendo al minimo gli esoneri.
  • Il Partito repubblicano nel Congresso degli Stati Uniti promette supporto all’amministrazione in cambio dell’opposizione alla politica dei sottomarini tedesca.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Bombardata Urla (Turchia).
  • I britannici sbarcano e occupano Chios (Grecia).

Fronte d’oltremare

  • Le ultime truppe tedesche nel Camerun meridionale attraversano il confine verso il territorio spagnolo.

Parole d'epoca

I diari di guerra di Flavio Petrassi

Un grande pavimento di ghiaccio

Lo stesso servizio degli altri giorni e poi nulla di importante.

La giornata è bella ma fredda, le notti con la luna e serene, quindi le nevi si ghiacciano sempre più e si cammina tanto nei paesi come in campagna su un grande pavimento di ghiaccio che provoca sdrucciolature e non poche cadute, perciò mi sono fatto ferrare a ghiaccio le scarpe.

A sera scrivo una cartolina alla Signora Maria Serafini Parise a Marostica.

DAL FRONTE

Nella zona del Rombon (Conca di Plezzo) un forte drappello nemico del 17° Landwer, che tentava di sorprendere un nostro posto avanzato, fu assalito e respinto.
L'ufficiale comandante il drappello e alcuni militari furono presi prigionieri.
Ardite azioni di nostre pattuglie nel settore del Sabotino e sul Carso ci procurarono la cattura di numerosi fucili abbandonati.
Sulla fronte di Oslavia nella serata di ieri vivaci azioni di fuoco nemico, cessate mercè l'intervento delle nostre artiglierie.
Batterie nemiche nei pressi di Gorizia e di Savogna dopo violento duello con le nostre furono ridotte al silenzio.
Un nostro velivolo lanciò bombe su Nabresina.

Firmato: CADORNA

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori