7 Marzo, 1916

Salandra irritato

Unità nazionale. Quasi. Non tutto il Parlamento appoggia il Governo Salandra, parte dei Socialisti, guidati da Treves, fa opposizione, o almeno ci prova. Non è che possano fare grandi cosi, ma punzecchiare, stuzzicare l’esecutivo, quello sì. Possono lavorare ai fianchi, erodere la fiducia popolare nel Governo. Sono piccole schermaglie, qualcuno la chiama «guerriglia socialista». Si chiede un aumento dei sussidi, più informazioni sull’andamento della guerra, si vuole discutere di politica economica; si sfruttano cavilli burocratici o trucchetti parlamentari. Tutti piccoli bastoni tra le ruote.
Il Primo Ministro Salandra è irritato e il 7 marzo conferma le parole del giorno prima, rinnova la sua minaccia: «Se la Camera dovesse proseguire in questo cammino non servirebbe il Paese. Nostro dovere allora sarebbe di proporre alla Corona quei provvedimenti che ritenesse necessari». Affermazione forte, tanto da suscitare sorpresa persino nella maggioranza.
Per l’opposizione è un assist: «E allora cosa vuole fare, chiudere la Camera?» 


Molto più tranquilla la giornata londinese. Il Parlamento ascolta la relazione di Arthur Balfour: il Primo Lord dell’Ammiragliato se la suona e se la canta, il suo intervento è un’ammirevole sviolinata alla Marina britannica, ma ammettiamolo, con quella flotta se lo può permettere. “Siamo più forti di prima e continueremo a migliorare”, questo il concetto.
Politica protagonista anche negli Stati Uniti: la Camera dei rappresentanti approva la condotta presidenziale sulla guerra sottomarina; il Presidente Wilson si assicura l’appoggio del Congresso.

Dai teatri bellici poche novità: sul fronte occidentale i tedeschi catturano Fresne e un paio di alture; sul litorale del Mar Nero i russi conquistano Rize, una settantina di chilometri a est di Trebisonda.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Balfour traccia un bilancio della Marina.
  • Anche la Camera dei rappresentanti respinge la mozione Gore. Il Presidente Wilson si assicura la vittoria al Congresso riguardo la discussione sulla politica verso la guerra sottomarina.
  • Huges, Primo Ministro australiano, arriva in Inghilterra.

Fronte occidentale

  • Battaglia di Verdun: i tedeschi catturano le Hill 360 e 265 e Fresne (sud-est di Verdun).

Fronte orientale

  • Attività d’artiglieria tedesca a sud-ovest dell’isola di Dahlen (Dvina).

Fronte asiatico ed egiziano

  • I russi catturano Cola (Persia)
  • I russi si impadroniscono di Riza, sul litorale del Mar Nero, circa 70 km a est di Trebisonda.

Fronte d'oltremare

  • Il Generale Smuts avanza vicino al Kilimanjaro.

Parole d'epoca

Le scarpe al sole

di Paolo Monelli, alpino

Siamo ubriachi di sole e di giovinezza, stamane.
Abbiamo scavallato per il parco, abbiamo urlato le nostre canzoni bacchiche :
Il buon vino fa lieto il core
il buon vino scaccia il dolore
e d'una sbornia non si muore...
Domani saremo' sotto di nuovo, e la vita è un dono che ci sarà ritolto. Morandi ha avuto il cappello bucato, stamattina, a quota mille. Frescura è andato all'ospedale, ieri, il braccio rotto e il polmone forato. E l'odor dell'abetaia riempie i nostri, intatti, con prepotenza. Chi pensa agli imboscati ? E ci fu qualcuno che mi parve segnato di più alto destino, ed ora arranca penosamente nelle ambagi dell' imboscamento.

Quando mai si sentirà così voluttuosamente vivere ? E quel poco di fìfa che viene qualche volta è un pungolo a quella voluttà. Questi alberi infranti, queste ville diroccate, queste proprietà violate — ed erano garantite e tutelate da tante carte malinconiche, e un vecchio le custodisce negli archivi — tutto ciò è buon quadro alla nostra vigilia, distruttrice e rinnovatrice. E almeno, se io ci rimetto un braccio, ci sia uno che ci ha rimesso la villa.

DAL FRONTE

CADORNA

Su tutta la fronte si ebbero soltanto vivaci azioni di artiglieria e di piccoli riparti.

Firmato: CADORNA

 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori