6 Aprile, 1916

Idea "ora legale"

Risparmiare una montagna di soldi senza nessuno sforzo, è il sogno di ogni Governo; aumentare la produttività senza spendere un centesimo è quello di ogni imprenditore; e migliorare le condizioni del lavoro senza rinunciare a nulla è quello degli operai.
Nel 1916 si può fare tutto questo con una semplicità sconcertante. L’idea non è nuova, ma in passato non se ne fece niente; ora viene ristudiata da Gran Bretagna, Germania e presto anche dalla Francia: stiamo parlando dell’ora legale. Un’ora di luce in più al giorno significa tonnellate di carbone e gas risparmiate per l’illuminazione. Tra l’altro, lavorare con luce naturale è molto meno stancante.

Sul fronte occidentale i tedeschi si rifanno sotto: guadagnano qualcosa tra Béthincourt e la collina 265 e riconquistano i crateri causati dalle mine britanniche vicino a Sint-Elooi. Per gli inglesi i problemi giungono anche dalla Mesopotamia: il 6 aprile l’offensiva si arena a Sanna-i-Yat.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Consiglio Federale dell’Impero germanico approva un progetto di legge per l'anticipo legale di un'ora durante l’estate.

Fronte occidentale

  • Battaglia di Verdun: i tedeschi fanno progressi fra Béthincourt e la Hill 265.
  • I tedeschi riguadagnano due crateri a Sint-Elooi.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Mesopotamia: fallisce il primo attacco degli inglesi a Sanna-i-Yat.
  • Comincia l'operazione russa su Trebisonda.
  • I russi spingono i turchi lungo il Kara Dere (Caucaso).

Fronte d’oltremare

  • Lolkisale (Africa orientale tedesca) viene conquistata.

Parole d'epoca

La ridente Mauthausen

di Bortolo Galletto, 116° reggimento fanteria, brigata Treviso

Mauthausen 6 aprile 1916 ore 10

All'ingresso degli archi di uno stile semplice e simpatico ed attorno ai vari baraccamenti ringhiere di rete metallica e sentinelle e fossi e camminamenti in tavole. Entrammo dal padiglione della Croce Rossa e dormimmo poche ore in alcuni pagliericci alla meno peggio. Alla mattina bagno quasi freddo, disinfezione di berretto – scarpe - uniforme e biancheria - ritiro di denaro - ed ingresso al  padiglione della quarantena . Qui incontrammo altri colleghi.

Ore 18 – Ve ne sono di vari reggimenti - buon numero provenienti da Durazzo attraverso l'Albania – il Montenegro – fatti prigionieri colà dopo una vita ed una lotta faticossissima. Un capitano mi descrisse ampiamente tutti gli orrori di quella zona e di quella guerra.

Un numero infinito di morti per malattia e ovunque la distruzione e la miseria più desolante. Gli apologisti della guerra, anche i meno depravati e più coscienti non devono mai avere guardato in faccia alle tristi e sciagurate conseguenze: a tutto il sangue sparso – a tutti i disagi – a tutte le malattie e agli orrori della fame e alle inenarrabili sofferenze dei poveri uomini combattenti.
Oh Signore! E' ben terribile la prova che Voi poneste innanzi agli occhi dell'Umanità.

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

 

DAL FRONTE

Attività di nostri piccoli riparti lungo la fronte dallo Stelvio alle Giudicarie; duello delle artiglierie dal Garda all' Alto Astico.
In valle Sugana scontri delle fanterie particolarmente vivaci nella zona del torrente Larganza (Brenta), il nemico fu respinto con forti perdite e gli furono presi 13 prigionieri.
Nell' Alto Isonzo, pioggia e nebbia limitarono l' azione delle artiglierie che fu invece assai intensa sulle alture a nord-ovest diGorizia.
Sul Carso, nella notte sul 5 furono respinti due piccoli attacchi nemici sul Monte San Michele.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori