Istantanea da una guerra di posizione
La partita non si sblocca. «I tedeschi pagano assai cari i piccoli inconcludenti successi. E devono ormai adattarsi all’idea che ci difenderemo con successo, poiché la superiorità dei nostri fantaccini sui loro si è dimostrata incontestabile». Il 7 aprile i francesi respingono gli assalti vicino Haucourt.
Una nuova, terribile, istantanea del fronte occidentale la tratteggia Ferri-Pisani: «Da giorni i morti francesi rimangono senza sepoltura, laggiù, al limite del bosco perduto. Supini, con le braccia in croce e gli occhi spalancati davanti alla nuova linea tedesca. Su questa punta d’Avocourt la neve s’era messa a cadere, un lenzuolo funebre effimero, sconvolto in ogni istante dai cannoni».
Il reportage in realtà è di marzo, ma è arrivato a La Stampa solo ora.
Sul fronte orientale si rinnova la battaglia dal Lago di Naroch a Dvinsk. Artiglieria come se piovesse, tanto fumo e poco arrosto. Sempre aspettando la fine del disgelo.
Come sulle nostre Alpi, dove gli italiani sono costretti ad abbandonare alcune trincee sulla selletta del Rauchkofel.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Parlamento olandese autorizza la chiamata alle armi della classe del 1917.
- Nel Regno Unito arruolati i primi gruppi di uomini sposati.
Fronte occidentale
- Battaglia di Verdun: i francesi respingono un attacco a sud e a est di Haucourt.
Fronte orientale
- Si rinnovano i combattimenti al Lago Naroch (sud di Dvinsk).
Fronte italiano
- Gli italiani si ritirano dalle trincee sulla selletta del Rauchkofel (Alpi Carniche).
Fronte meridionale
- Bulgari e tedeschi bombardano le linee di Salonicco.
Fronte asiatico ed egiziano
- Assalto con autoblindo a Moraisa (30 km. miglia a nord-ovest di Sollum, Egitto occidentale).
- I russi respingono tre attacchi sul Kara Dere (30 km. a est di Trebisonda).
Operazioni navali
- La nave passeggeri P&O “Simla” viene silurata nel Mediterraneo.
Parole d'epoca
Aereo in mare
di Ercole Vari, Soldato del genio
Verso le 4, durante le più belle ore di sonno, si sente qualche movimento e qualche rumore insolito.
Presso Cava Zuccherina un aeroplano nemico è stato abbattuto dopo pochissimi colpi. E’ andato in mare. Una corazzata si è subito avvicinata, ma temendo di andare in secca ho mandato il personale con una barca a remi per far prigioniero il personale.
Appena gli erano vicini però anziché arrendersi hanno incominciato a sparare colla mitragliatrice. Il comandante la Corazzata ha fatto fuoco con un cannone mandando tutto in malora.
Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano
DAL FRONTE
In Valle Camonica e nelle Giudicarie continuò nella giornata del 5 l' attività delle nostre fanterie, appoggiate dall' artiglieria; con azioni di sorpresa e per attacchi di viva forza furono conquistate al nemico una posizione fortificata a nord-ovest di Pracul (Valle Daone), la località di Plaz sul Chiese ed una altura fortemente munita tra il ponte di Plubega e Cima Palone.
Lungo la fronte da Valle Lagarina a Valle Sugana duelli delle artiglierie.
Sulle pendici orientali di Monte Broi un reparto nemico fu battuto e respinto e lasciò nelle nostre mani una diecina di prigionieri, un lanciabombe, armi e materiali vari.
Nell' Alto Cordevole la nostra artiglieria provocò lo scoppio di un deposito di munizioni sul Monte Cherz.
Lungo l' Isonzo consueta attività delle artiglierie.
Sul Carso nella notte sul 6 una forte colonna nemica tentò ancora un vano e sanguinoso attacco contro le nostre nuove posizioni ad est di Selz. Investite dalle salve delle nostre artiglierie e da raffiche di mitragliatrici e di fucileria le truppe nemiche furono ributtate in disordine con gravissime perdite, prima di riuscire ad avvicinarsi ai nostri reticolati.
La guerra aerea segna un nostro nuovo brillante successo. Già nella giornata di ieri erano state respinte nuove incursioni di velivoli nemici in Carnia e sull' Isonzo. Disperando oramai di poter forzare la nostra difesa aerea il nemico tentò di sorprenderci col favore della notte. Nella passata notte sette velivoli si lanciarono sulla pianura tra l'Isonzo e il Tagliamento. Ma i nostri arditi aviatori, rapidamente elevatisi nell' oscurità assalirono e ricacciarono la squadriglia nemica abbattendo due velivoli e facendo prigionieri quattro aviatori dei quali tre ufficiali.
Firmato: CADORNA