30 Gennaio, 1917

La carestia dilaga in Russia

In teoria non c’è storia, la Russia sarebbe il belligerante più ricco di tutti, eppure è uno dei più poveri. L’infinità dell’Impero contiene una quantità pressoché illimitata di risorse; sì, ma non basta averle, bisogna coglierle e metterle a frutto. Quegli spazi sconfinati, capaci di far sentire infimo qualsiasi uomo, sono davvero lande desolate, senza anima viva. Andrebbero colonizzate, ma per farlo servirebbero tempo e soprattutto mezzi all’avanguardia. E Pietrogrado non ha né l’uno, né gli altri.
La Gran Bretagna e la Germania sono cavalli di razza, purosangue nati per competere e dominare; la Russia no. La Russia è uno stallone magnifico, ma è il più selvaggio di tutti. Per domarlo ci vuole pazienza, coraggio e tanti, tantissimi lividi. Ma i russi, quelli veri, non le élite di Mosca e Pietrogrado, la pazienza la stanno esaurendo, il coraggio sta evolvendo in rabbia e i lividi, troppi, fanno male inutilmente.
La carestia dilaga, il denaro è finito, il morale a terra e l’ordine non è proprio la caratteristica di questo periodo.

Affrettarsi a costruire nuove strade e ferrovie è velleitario, anche perché chi dovrebbe far fiorire i nuovi insediamenti è al fronte, dove, nonostante l’inverno, qualche bel ceffone vola ancora: il 30 gennaio i tedeschi attaccano tra le paludi del Tirul e il fiume Aa, portando a casa un migliaio scarso di prigionieri; altrettanti ne fanno i russi in Bucovina, espugnando alcune posizioni a est di Iacobeni. Per oggi pari e patta.
Sul fronte occidentale l’iniziativa è francese: in Lorena, vicino a Leintrey, la seconda linea tedesca viene penetrata e una guarnigione distrutta; favorevoli anche le operazioni minori nei Vosgi.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • La Norvegia proibisce il transito dei sottomarini nelle sue acque territoriali.
  • I delegati Alleati in Russia tengono meeting preliminari a Pietrogrado su questioni militari e finanziarie.

Fronte occidentale

  • A sud di Leintrey (Lorena) i soldati francesi penetrano la seconda linea tedesca, distruggendo la guarnigione e prendendo prigionieri. Ulteriori piccoli successi a sud-ovest di Leintrey.

Fronte orientale

  • Forte attacco tedesco nel settore fra la palude di Tirul e il fiume Aa (Riga): 900 russi presi prigionieri.
  • A est di Iacobeni (sud della Bucovina) i russi assaltano e conquistano importanti fortificazioni collinari; catturati oltre 1.000 prigionieri.

Operazioni navali

  • Si annuncia il blocco inglese della base navale di Helgoland per impedire l'entrata e l'uscita dei sottomarini tedeschi.

Parole d'epoca

Il 13esimo Fanteria

di Abate Giuseppe

Degnissime del nostro ricordo sono le parole rivolte allora dal Generale Sani agli Ufficiali e Soldati tutti della Brigata. « Nel giorno che una seconda medaglia al valore — egli disse — è stata appuntata sul mio petto, il mio pensiero riconoscente si volge a voi, che siete stati gli artefici del mio nuovo onore. « È a voi, alle vostre virtù eroiche, alla vostra serena tenacia, che io lo devo. « In quella medaglia, splende la vostra gloria, Soldati, che è quella di tutta la Brigata. « Sia essa vostro orgoglio e vostro tesoro, come lo è mio, e per essa ricordatevi oggi dei compagni che furono al vostro fianco nelle lotte sanguinose e che non ebbero la consolazione, che voi avete avuta, di godere la luce della vittoria.

« E grazie, ancora, Soldati, del modo ammirevole col quale avete oggi sfilato davanti a S. A. R. il Comandante la 3.* Armata, che me ne ha espresso il suo alto compiacimento. La disciplina ed il valore sono i segni più sicuri dell'animo vostro, che saprà da se stesso foggiare il proprio destino ».

DAL FRONTE

Sulla ftonte tridentina consuete azioni di artiglieria.
Sulla fronte giulia il nemico tentò piccoli colpi di mano contro le nostre linee nella zona a sud-est di Gorizia e sul Carso. Dopo brevi, ma vivaci azioni, fu dappertutto respinto. Lasciò nelle nostre mani qualche prigioniero.

Cadorna

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori