La carestia dilaga in Russia
In teoria non c’è storia, la Russia sarebbe il belligerante più ricco di tutti, eppure è uno dei più poveri. L’infinità dell’Impero contiene una quantità pressoché illimitata di risorse; sì, ma non basta averle, bisogna coglierle e metterle a frutto. Quegli spazi sconfinati, capaci di far sentire infimo qualsiasi uomo, sono davvero lande desolate, senza anima viva. Andrebbero colonizzate, ma per farlo servirebbero tempo e soprattutto mezzi all’avanguardia. E Pietrogrado non ha né l’uno, né gli altri.
La Gran Bretagna e la Germania sono cavalli di razza, purosangue nati per competere e dominare; la Russia no. La Russia è uno stallone magnifico, ma è il più selvaggio di tutti. Per domarlo ci vuole pazienza, coraggio e tanti, tantissimi lividi. Ma i russi, quelli veri, non le élite di Mosca e Pietrogrado, la pazienza la stanno esaurendo, il coraggio sta evolvendo in rabbia e i lividi, troppi, fanno male inutilmente.
La carestia dilaga, il denaro è finito, il morale a terra e l’ordine non è proprio la caratteristica di questo periodo.
Affrettarsi a costruire nuove strade e ferrovie è velleitario, anche perché chi dovrebbe far fiorire i nuovi insediamenti è al fronte, dove, nonostante l’inverno, qualche bel ceffone vola ancora: il 30 gennaio i tedeschi attaccano tra le paludi del Tirul e il fiume Aa, portando a casa un migliaio scarso di prigionieri; altrettanti ne fanno i russi in Bucovina, espugnando alcune posizioni a est di Iacobeni. Per oggi pari e patta.
Sul fronte occidentale l’iniziativa è francese: in Lorena, vicino a Leintrey, la seconda linea tedesca viene penetrata e una guarnigione distrutta; favorevoli anche le operazioni minori nei Vosgi.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- La Norvegia proibisce il transito dei sottomarini nelle sue acque territoriali.
- I delegati Alleati in Russia tengono meeting preliminari a Pietrogrado su questioni militari e finanziarie.
Fronte occidentale
- A sud di Leintrey (Lorena) i soldati francesi penetrano la seconda linea tedesca, distruggendo la guarnigione e prendendo prigionieri. Ulteriori piccoli successi a sud-ovest di Leintrey.
Fronte orientale
- Forte attacco tedesco nel settore fra la palude di Tirul e il fiume Aa (Riga): 900 russi presi prigionieri.
- A est di Iacobeni (sud della Bucovina) i russi assaltano e conquistano importanti fortificazioni collinari; catturati oltre 1.000 prigionieri.
Operazioni navali
- Si annuncia il blocco inglese della base navale di Helgoland per impedire l'entrata e l'uscita dei sottomarini tedeschi.
Parole d'epoca
Il 13esimo Fanteria
di Abate Giuseppe
Degnissime del nostro ricordo sono le parole rivolte allora dal Generale Sani agli Ufficiali e Soldati tutti della Brigata. « Nel giorno che una seconda medaglia al valore — egli disse — è stata appuntata sul mio petto, il mio pensiero riconoscente si volge a voi, che siete stati gli artefici del mio nuovo onore. « È a voi, alle vostre virtù eroiche, alla vostra serena tenacia, che io lo devo. « In quella medaglia, splende la vostra gloria, Soldati, che è quella di tutta la Brigata. « Sia essa vostro orgoglio e vostro tesoro, come lo è mio, e per essa ricordatevi oggi dei compagni che furono al vostro fianco nelle lotte sanguinose e che non ebbero la consolazione, che voi avete avuta, di godere la luce della vittoria.
« E grazie, ancora, Soldati, del modo ammirevole col quale avete oggi sfilato davanti a S. A. R. il Comandante la 3.* Armata, che me ne ha espresso il suo alto compiacimento. La disciplina ed il valore sono i segni più sicuri dell'animo vostro, che saprà da se stesso foggiare il proprio destino ».
DAL FRONTE
Sulla ftonte tridentina consuete azioni di artiglieria.
Sulla fronte giulia il nemico tentò piccoli colpi di mano contro le nostre linee nella zona a sud-est di Gorizia e sul Carso. Dopo brevi, ma vivaci azioni, fu dappertutto respinto. Lasciò nelle nostre mani qualche prigioniero.
Cadorna