21 Febbraio, 1917

Lloyd George: sacrificio e austerità

C’è ancora molto da soffrire, tutti. Il Premier britannico Lloyd George non indora la pillola alla Camera dei Comuni. Per vincere questa guerra si deve lavorare di più, produrre come mai prima d’ora, risparmiare, ridurre i consumi. In due parole: sacrificio e austerità. «Il successo della nostra causa dipende dalla soluzione delle difficoltà di tonnellaggio». E per risolvere il problema vanno stroncate le importazioni: quelle degli alcolici saranno tagliate del 75%; quelle di cacao e caffè del tutto vietate, stessa sorte per patate e pomodori; l’importazione di frutta, thè e molti altri generi, non solo alimentari, verrà ridotta all’osso.
Stretta di vite anche sul blocco navale: ogni imbarcazione salpata da o per contee confinanti con i Paesi nemici dovrà farsi ispezionare in un porto britannico.
Sempre il 21 febbraio parla anche Tisza, Primo Ministro ungherese. Inevitabile l’accenno alla guerra sottomarina indiscriminata: l’Austria-Ungheria è solidale con la Germania e appoggia in toto la condotta berlinese. Washington ha la sua risposta.
Sui campi di battaglia francesi le armate tedesche accelerano il ripiegamento sulla linea Hindenburg. Inizia l’evacuazione di uno dei settori più caldi: quello della Serre.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Emanati nuovi ordini per il blocco inglese: i vascelli che salpano da e per contee neutrali, con accesso ai Paesi nemici, devono passare per un porto inglese per farsi ispezionare, pena la cattura.
  • Lloyd George pronuncia un memorabile discorso alla Camera dei Comuni inglese, spiegando cosa fare di fronte alla nuova campagna dei sommergibili: minimi consumi e maggior produzione, rinunzia a ogni superfluo, incremento del risparmio e del lavoro, razionamento dei viveri, austerità di vita.
  • Alla Camera ungherese il Presidente del Consiglio, Tisza, difende la politica degli Imperi centrali e dichiara che l'impero austro-ungarico aderisce completamente alla guerra dei sommergibili.
  • Hughes, Primo Ministro australiano, dichiara in Parlamento che l'Australia è decisa a lottare con tutte le sue forze accanto all'Inghilterra finché la vittoria apporti una pace duratura. Annunciata la convocazione a Londra della "Conferenza imperiale": per la prima volta i Governi dei Dominions avranno voce sulla guerra e sulla pace.

 Fronte occidentale

  • I tedeschi cominciano la ritirata sul fronte della Serre.

Fronte orientale

  • Vicino Iacobeni i russi respingono un forte attacco tedesco.

Fronte italiano

  • A Tarvis (Trentino) l’artiglieria italiana distrugge la ferrovia austro-ungarica.

Operazioni navali

  • Al largo di Cartagena (sud-est della Spagna) ritrovati pezzi di ricambio per sottomarini legati a una boa.
  • Il trasporto “Mendi”, del contingente laburista sud africano, affonda dopo una collisione.

Parole d'epoca

Un lutto dietro l'altro

di Quinto Menicucci, caporale di artiglieria

In posizione a Dosso Prepozzone (Prepazzone, n.d.r.), Corno d’Aula (d’Aola, n.d.r.). In questo frattempo tornò dalla convalescenza (per causa ferite riportate sul Carso) mio compagno Sergente Felice Donnini da Firenze, il primo tra i primi che mi parlò per telefono, dicendomi della sua salute malferma e ci scambiammo gli auguti e i saluti; sceso dalla trincea non lo trovai più, era nuovamente partito per la sua dimora a Milano, dove morì assistito dai suoi familiari, all’ospedale di Mantegna il 12 aprile 1917.

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano

DAL FRONTE

La notte sul 20 nuovi tentativi d'irruzione nemica contro le nostre linee sulla sinistra del torrente Maso (Valsugana) e a oriente del torrente Vertoibizza (Val del Frigido) furono nettamente respinti.Nella giornata di ieri azioni intermittenti delle artiglierie, più intense a sud della depressione di Loppio, nell'Alto Vanoi e sul Carso.Nella passata notte un nostro dirigibile bombardava baraccamenti nemici a nord-est di Comeno (Carso) provocando vasti incendi.L'aeronave, fatta segno a violento fuoco delle artiglierie avversarie, ritornava incolume nelle linee.Firmato: CADORNA 

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori