26 Febbraio, 1917

Il Truman Show russo

«Ho marciato, ho combattuto, ho sanguinato. Sono morto senza invecchiare mai. […] In diecimila, spalla a spalla, eravamo solo carne da cannone. […] Ero steso nel fango, tra budella e sangue e piansi mentre il suo corpo si freddava. Chiamai mia madre, ma lei non arrivò mai. […] Il giorno non era nemmeno a metà e diecimila persone erano state uccise». Citazione non letterale di una canzone dei Motorhead intitolata “1916”, data di uscita dell’omonimo album: 26 febbraio 1991. L’argomento è di facile intuizione. Esattamente 74 anni prima si riunisce a Calais una conferenza anglo-francese per pianificare il futuro della guerra sul fronte occidentale. Lloyd George è affascinato dalla tattica aggressiva, per alcuni spregiudicata, del Generale Nivelle e gli concede il pieno appoggio. Il Premier britannico ignora tutte le perplessità, lo scetticismo e le rimostranze dei propri ufficiali. «Se il piano francese dovesse fallire avremmo addosso il peso dell’intero esercito tedesco. […] Joffre aveva alle spalle tutta l’esperienza della guerra, Nivelle è nuovo in questo compito»


Attriti ben più gravi coinvolgono la Russia. A Pietrogrado echeggia il rumore di vetrine infrante, delle sassaiole e di canti rivoluzionari: una grande manifestazione fa vibrare la capitale.
Al fronte la propaganda bolscevica invita i soldati a non combattere. E chi viene mandato a sedare gli ammutinati spesso si associa a loro. Ma tranquilli, le agenzie stampa zariste titolano: «Ordine perfetto in Russia. I giornali tedeschi continuano a diffondere notizie fantastiche su un preteso movimento rivoluzionario, ma in nessuna parte del Paese c’è agitazione». La Russia spaccia agli Alleati e alle loro delegazioni il suo personale Truman Show, dove tutto è finzione.

Ma il palcoscenico principale se lo prende Woodrow Wilson. Il Presidente americano si ripresenta al Congresso per chiedere soldi e poteri speciali: «Se vogliamo difendere i nostri diritti fondamentali, non soltanto a parole, sarebbe molto imprudente non essere pronti. […] Ritengo di dover ottenere la conferma immediata di poteri che potrei aver bisogno di esercitare in qualsiasi momento. […] Siccome è dimostrata l’impossibilità di tutelare con mezzi diplomatici i nostri diritti contro le illegali violazioni tedesche, l’unica soluzione è la neutralità armata. […] Io non propongo la guerra. Domando solo i mezzi e l’autorità necessari per tutelare i diritti del nostro grande e pacifico popolo, riconosciuti da tempi immemorabili da tutte le Nazioni civili». In cima alla “to do list” c’è la volontà di armare la flotta mercantile. L’input finale è in perfetto stile wilsoniano: «Non pensiamo solo ai diritti materiali americani, ma ai principi dell’umanità e della civiltà».

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Wilson chiede al Congresso di ristabilire la neutralità armata e di armare i vascelli mercantili.
  • Conferenza di guerra anglo-francese a Calais per discutere le operazioni, la cooperazione delle armate e la coordinazione delle operazioni da parte del Comandante in Capo francese.
  • Il Governo inglese requisisce navi olandesi nei porti britannici.
  • Alla Camera dei Comuni inglese il Cancelliere dello Scacchiere (Ministro delle finanze) annuncia che il prestito di guerra ha fruttato quasi 33 miliardi in denaro e in Buoni del Tesoro.
  • Roma: al Congresso del Partito Socialista italiano si vota, con oltre 23.000 voti, un plauso all'opera svolta finora dalla Direzione del Partito, dal Gruppo socialista parlamentare e dall'Avanti! Si delibera anche di non intervenire alla Conferenza parigina dei socialisti dei paesi Alleati.

Fronte occidentale

  • A nord e sud dell’Ancre i britannici fanno ulteriori progressi: catturato il villaggio di Le Barque (sud-ovest di Bapaume).

 Fronte asiatico ed egiziano

  • La retroguardia turca copre la ritirata di 24 km. da Kut al-Amara.

Operazioni navali

  • Ricatturato L’H.M.S. “Firefly”.

Parole d'epoca

Diario di Guerra 1915 - 1918

di Don Andrea Balestrazzi

Spedisco L. 10 a Sandro e L. 10 a Giuseppe.

Oh! Di che cuore miei poveri fratelli che il governo a ghermito anzitempo, per questa scuola di demoralizzazione che è l’esercito!

DAL FRONTE

Nella giornata di ieri consuete azioni delle artiglierie, più intense in Val Sugana, nel settore di Plava e ad oriente di Gorizia. Tentativi d' irruzioni nemiche contro le nostre posizioni sulle pendici settentrionali del Colbricon (Valle di Travignolo), di Navagiust (alto Degano) e sullo Sleme (Monte Nero) furono prontamente repressi con sensibili perdite per gli assalitori. Nella zona a sud-est di Gorizia, dopo violenta preparazione di fuoco, nuclei nemici attaccarono una nostra posizione avanzata a sud di Vertoiba. Furono ributtati e dispersi e lasciarono alcuni prigionieri nelle nostre mani. Intensa attività aerea: le nostre batterie colpirono un velivolo nemico che cadde a picco nelle vicinanze di Duino. Nella passata notte due nostri dirigibili bombardarono la stazione ferroviaria di Rifenberga, nella valle della Branizza (Frigido) e il campo d' aviazione di Prosecco, a nord di Trieste. Sugli obbiettivi furono lanciate due tonnellate e mezzo di alto esplosivo con risultati efficacissimi. Le aeronavi, fatte segno a intenso fuoco delle artiglierie nemiche, e contrastate da forte vento, ritornarono incolumi nelle linee.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori