8 Marzo, 1917

Wilson arma la flotta mercantile

Avuto il via libera, il Presidente Wilson fa la sua mossa e l’8 marzo delibera di armare la flotta mercantile statunitense. Di come affrontare la minaccia tedesca se ne parla con maggior cura anche in Gran Bretagna. Il problema principale lo snocciola l’Observer: «I tedeschi costruiscono più sottomarini di quanti ne affondiamo e ci affondano più navi di quante ne riusciamo a costruire». Messa così, la situazione non è per nulla rassicurante, ma la soluzione c’è: «Dobbiamo solo colare a picco più sommergibili e costruire più navi». Logica impeccabile. Giusto un tantino banale e semplicistica. Peraltro i pareri non sono unanimi. Il motto “costruire, costruire, costruire” raccoglie lo scetticismo di molti. Per il Times e il Daily Chronicle: «La minaccia sottomarina non si può sventare procurandole più vittime. Ma soprattutto noi non possiamo costruire un volume di naviglio pari a quello che ci viene distrutto». Dunque resta una sola opzione sul tavolo del dibattito pubblico: affondare più sommergibili. Sì, ma è più facile a dirsi che a farsi. «La soluzione non è agevole neanche per la più esperta marina del mondo.

Questo nuovo genere di guerra è del tutto diverso dai metodi tradizionali. La grande esperienza del passato rischia di causare impacci maggiori dei vantaggi. Serve elasticità di mente, idee nuove». Piccolo “spoiler”: una delle contromisure di maggior successo sarà il convoglio, non proprio un figlio della modernità.

Londra deve affrontare anche un altro problema, quasi ciclico: i nazionalisti irlandesi tornano alla carica, abbandonano la Camera dei Comuni in segno di protesta e si schierano all’opposizione.
Sempre meglio di quanto avviene a Pietrogrado: scioperi e contestazioni proliferano e godono ottima salute. Gli attacchi al Governo piovono da ogni parte; le sedute della Duma continuano agitate, tanto da far ventilare l’ipotesi di chiedere tutto e sciogliere il Parlamento, almeno fino al termine del conflitto.

A consolare in parte dalle angustie anglo-russe ci pensa il fronte mesopotamico. I britannici costruiscono un ponte di barche sul Tigri, attraversano il Diyala e spingono i turchi a soli dieci chilometri da Baghdad; qualche centinaio di chilometri a nord-est le truppe zariste mandano in rotta le colonne ottomane, avanzando nella regione di Kangavar e convergendo verso i confini iracheni.
Sul fronte occidentale i tedeschi rispondono con raid aerei alle manovre Alleate, ma da Berlino arriva una brutta notizia per l’aviazione imperiale: è morto Ferdinand von Zeppelin, padre dei famigerati dirigibili.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Presidente Wilson ordina al Dipartimento della marina di armare, contro i sottomarini tedeschi, tutte le navi in partenza per la zona bloccata.
  • Sospese le comunicazioni senza filo fra U.S.A. e Germania.
  • Discorso di Sir E. Carson.
  • Russia: continuano gli scioperi negli stabilimenti industriali di Pietrogrado; sono le prime avvisaglie della "rivoluzione di febbraio".
  • Alla Camera dei Comuni ricomincia l'agitazione del partito irlandese contro il Governo. Gli 80 deputati nazionalisti irlandesi, dopo una violenta discussione, escono dall'aula in massa.
  • Inviato il rapporto interno della Commissione sui Dardanelli.
  • Il Governo britannico accetta l'offerta di 100.000 sterline da parte del Nizam di Hyderabad, il Governatore del Regno, per la campagna antisommergibile.
  • Al Senato francese si discute della mobilitazione dei civili di entrambi i sessi, dai 17 ai 60 anni inclusi.
  • Morte del Conte Ferdinand von Zeppelin.

 Fronte occidentale

  • Nella Champagne i francesi riguadagnano molto del terreno perso il 15 febbraio fra Butte de Mesnil e Maisons de Champagne.
  • Leggera avanzata britannica nella valle dell’Ancre.
  • Grande attività aerea: cinque raid tedeschi contro le posizioni britanniche a nord di Wulverghem (ovest di Messines).

Fronte orientale

  • Tedeschi respinti vicino Mitau (l’odierna Jelgava, sud-ovest di Riga).

Fronte meridionale

  • Fronte moldavo: i rumeni perdono tre alture a nord-ovest di Ocna (in precedenza posizioni russe).
  • Riportati numerosi giorni di bombardamenti su Monastir.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Effetto sorpresa dei britannici nell’attraversare il fiume Diyala (Mesopotamia).
  • Costruito un ponte sul Tigri. I turchi vengono respinti dalle loro posizioni a una decina di km. da Baghdad.
  • Sulla strada per Hamadan i russi mandano in rotta i turchi, che si ritirano verso Hajabad.

Operazioni navali

  • Silurata la nave soccorso norvegese “Storstad”.

Parole d'epoca

Cattive notizie da casa

di Giacinto Pagliai, Caporalmaggiore

Sorella mia Carissima
Dopo un lungo desiderio finalmente ho ricevuto tua cara lettera, la quale mi ha fatto molto tranquillo sentendoti in ottima salute, che il simile posso per il presente assicurarti che segue di me. Credevo che tu non volessi scrivermi più, e dopo tanto aspettare, avevo questa  e ora stessa fatto il proposito di scriverti di nuovo una cartolina, ma prima ho voluto aspettare la posta, come infatti, non solo la lettera, ma anche una cartolina, ho ricevuto. Comprendo benissimo che la tua intenzione sarebbe di volerti lamentare, che non ti ho scritto, invece mi sembrerebbe aver più ragione di te, perché io appena giuntami una tua cartolina illustrata, ho compreso che eri già a firenze ed io ti ho prontamente risposto con una in franchigia, ti pare? Tu dici che non ci hai tempo e che ti tocca a scrivere di notte, mentre io, di giorno, non ci ho tempo e di notte scrivo se posso avere un poca di candela: a te spero che il chiaro non ti mancherà, più se non ti scrive gli altri, ti prego di non prenderla co me, hai capito? Ti prego non te la prendere che faccio per ridire. 


Mi hai domandato come stò, sei pregata a credere che stò benissimo, se non fosse il pensiero dolente dei nostri cari genitori, sapendo che il caro padre trovasi all'ospedale, e la cara madre è da imaginare che il suo dolore sarà molto grave trovandosi sola, ma speriamo che il padre presto torni in ottima salute, che ora potrà avere tutte le occorrenti cure, più speriamo che presto finisca questa maledetta guerra, che allora potremo tornare a goderci la libera tranquillità. Anche Arturo trovasi già in zona di guerra, ho ricevuto una cartolina ier sera, più me l'hai detto pure tu, pure lui per quanto comprendiamo sta bene riguarda alla salute. A proposito, quella famosa fotografia di quel mio amico, l'hai lasciata a casa o l'hai portata? Ti prego di favorirmi la gentilezza, se è possibile, farla fare.

Termino inviandoti i più affettuosi saluti e cari baci tuo
affmo fratello Giacinto.

Si ringrazia il Gruppo L'Espresso e l'Archivio diaristico nazionale di Pieve Santo Stefano 

DAL FRONTE

Sulla fronte Tridentina, nella giornata del 7, nonostante il maltempo si ebbero vivaci azioni delle artiglierie, specialmente nella zona di Val d' Adige.
Sono segnalati piccoli scontri di fanteria tra Lamone e Spera (Val Sugana) alla testata del Rio Felizon (Alto Boite) e della valle di Sexten (Drava).
L' avversario fu ovunque respinto.
Sulla fronte Giulia nessun importante avvenimento.

Firmato: CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori