2 Aprile, 1917

Wilson al Congresso

«Signori, ho convocato il Congresso in sessione straordinaria perché ci sono decisioni gravi, anzi gravissime, da prendere». Inizia così il discorso di Woodrow Wilson. Quello pronunciato il 2 aprile non è un intervento in Parlamento, è un comizio al cosiddetto “mondo libero”, uno sfoggio di retorica. «La lotta è contro il nemico naturale della libertà, i regimi autocratici. È necessario garantire la sicurezza della democrazia nel mondo. Saremo soddisfatti quando i diritti dell’umanità saranno garantiti. Per noi il diritto è più prezioso della pace. Non aspiriamo a conquiste o indennità. Combatteremo per la democrazia, combatteremo perché i popoli abbiano voce, combatteremo per la libertà delle piccole nazioni. L’America darà il suo sangue per gli stessi principi dai quali è nata».
In realtà non c’è un Congresso da convincere, quello l’ha già fatto in buona parte Berlino. «La recente condotta del Governo imperiale tedesco implica lo stato di guerra col popolo americano. Consiglio al Congresso di accettare formalmente la condizione di belligeranti impostaci e di prendere misure immediate per costringere la Germania ad accettare le nostre condizioni e porre fine alla Guerra»

 Ma Washington, così come tutti gli altri, non scende in campo per buon cuore, né per beneficenza. Certo i motivi umanitari hanno avuto un peso: la guerra sottomarina indiscriminata, le “deliberate” violazioni tedesche delle leggi internazionali, i crimini di guerra. E certo lo hanno avuto anche le interferenze interne: lo spionaggio, i sabotaggi, i complotti e gli intrighi geopolitici. Ma nel conto ci sono anche investimenti finanziari da difendere, interessi economici da salvare. Se l’Intesa perdesse chi ripagherebbe i prestiti americani? E quale effetto avrebbe l’espansione della potenza tedesca sulle aspirazioni statunitensi di egemonia commerciale? Ma tutto questo il Congresso, chiamato a decidere se entrare nel più colossale massacro di sempre, lo sa bene.

La giornata potrebbe considerarsi conclusa qui, ma in Mesopotamia c’è qualcosa da segnalare: l’esercito britannico e quello russo prendono contatto a una quarantina di chilometri da Khanaqin, al confine iracheno-iraniano a nord-ovest di Baghdad. La congiunzione è un pugno nello stomaco per i turchi.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • USA: il Presidente Wilson chiede al Congresso di dichiarare lo stato di guerra con la Germania.
  • Il Governo inglese concede 24 ore agli scioperanti di Barrow per riprendere a lavorare.
  • Discorsi di Borden e Smuts sull’Impero britannico e la guerra.
  • Il Governo tedesco annuncia ufficialmente al Nunzio apostolico a Monaco di Baviera che le istanze del Papa hanno avuto soddisfazione e che i deportati dal Belgio saranno rimpatriati.
  • Il Governo provvisorio russo dichiara proprietà dello Stato le terre possedute dalla famiglia imperiale, che hanno una estensione enorme e racchiudono miniere di ferro, carbone, zinco, oro, ecc.
  • Il Governo italiano invia un telegramma di plauso al Governo russo per la proclamazione dell'indipendenza della Polonia.

Fronte occidentale

  • Avanzata britannica a ovest e nord di Saint-Quentin, occupati 3 villaggi; a nord, fra Arras e la strada Bapaume-Cambrai, presa Croisilles e altri 5 villaggi.

  • Britannici a Templeux.
  • Gli australiani attaccano Noreuil.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Britannici e russi entrano in contatto a Kizil-Robat.

Operazioni navali

  • Il transatlantico armato statunitense “Aztec” affondato da un sottomarino tedesco al largo della Francia.

Parole d'epoca

Woodrow Wilson

Discorso al Congresso americano

I have called the Congress into extraordinary session because there are serious, very serious, choices of policy to be made, and made immediately, which it was neither right nor constitutionally permissible that I should assume the responsibility of making.

On the third of February last I officially laid before you the extraordinary announcement of the Imperial German Government that on and after the first day of February it was its purpose to put aside all restraints of law or of humanity and use its submarines to sink every vessel that sought to approach either the ports of Great Britain and Ireland or the western coasts of Europe or any of the ports controlled by the enemies of Germany within the Mediterranean.


That had seemed to be the object of the German submarine warfare earlier in the war, but since April of last year the Imperial Government had somewhat restrained the commanders of its undersea craft in conformity with its promise then given to us that passenger boats should not be sunk and that due warning would be given to all other vessels which its submarines might seek to destroy, when no resistance was offered or escape attempted, and care taken that their crews were given at least a fair chance to save their lives in their open boats.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 676 - 02 APRILE 1917 - ORE 18:00

Lungo tutta la fronte consueta attività delle artiglierie, contrariata dal persistente maltempo, che ostacola anche le azioni della fanteria. Tuttavia si ebbero fortunate azioni di piccoli riparti.
In Valle Posina nella notte sul 1, furono invase e devastate con ardito colpo di mano le linee nemiche presso Laghi.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori