28 Maggio, 1917

Sospesa l’offensiva italiana

“Va bene così, per ora può bastare”. Il Generale Cadorna valuta inutile insistere, si accontenta dei risultati ottenuti e il 28 maggio stoppa l’offensiva italiana, ordinando di rinforzare le posizioni conquistate. Definire inconcludente la decima battaglia dell’Isonzo è esagerato, forse inopportuno, eppure non è neanche una vittoria: il Monte Santo non è caduto, il massiccio dell’Hermada è ancora lì, in piena efficienza. L’esercito italiano è avanzato verso l’altopiano della Bainsizza e sulla linea del Vallone, ma non abbastanza; Trieste è ancora molto più lontana di quanto sperato, tra i 15 e i 20 chilometri. Davanti c’è sempre un’altra altura, un’altra grotta. Il bilancio: circa 76.000 le perdite austro-ungariche, più o meno 112.000 quelle italiane.

Cambiamo scenario e dal fronte traslochiamo a Parigi. A sorpresa i socialisti francesi votano di partecipare alla conferenza di Stoccolma, hanno ascoltato chi è tornato da Pietrogrado e hanno cambiato idea. Mediazione complessa: la corrente di maggioranza non voleva saperne di condividere lo stesso tetto con gli austro-tedeschi, ma “in nome della rivoluzione russa” fanno un passo indietro.

Si andrà a Stoccolma e si metteranno i delegati degli Imperi centrali con le spalle al muro: o accettate le nostre condizioni o sarete considerati nemici del socialismo. È vero, sarà probabilmente una discussione inutile, ma se fai parte di un partito a vocazione internazionalista devi almeno provarci.
La decisione è destinata a scatenare polemiche, molti in Francia la vedono come un segno di debolezza. Il più acido non è neanche la destra, è Hervé, sulla carta un socialista; sì, ma di vedute spiccatamente mussoliniane.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Secondo una nota ufficiale da Londra gli anticipi fatti dagli Stati Uniti agli Alleati ammontano a più di tre miliardi.
  • Ribot, Cambon, Painlevé e il Generale Foch raggiungono un accordo con il Gabinetto di Guerra a Londra.
  • I socialisti francesi decidono di partecipare alla conferenza di Stoccolma.
  • Balfour viene ben ricevuto all’università di Toronto.

Fronte occidentale

  • Respinto l’attacco tedesco vicino Hurtebise.

Fronte italiano

  • Nel settore di Plava gli italiani spingono gli austro-ungarici alla fine della valle di Globno. Reclamati circa 24.000 prigionieri nell’ultima nottata.
  • Cannoni italiani a meno di 20 km. da Trieste.

Fronte meridionale

  • Albania: bande irregolari albanesi, assoldate dall’Italia, attaccano truppe irregolari asburgiche lungo il fiume Osumit (25 km. a sud-est di Berat) e occupano quattro villaggi, respingendo il contrattacco di truppe regolari nemiche.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 731 - 28 MAGGIO 1917 - ORE 18:00

Sulla fronte Giulia l’attività delle nostre truppe, pur turbata da forti temporali, fu ieri intensa a completare con nuove occupazioni e a rafforzare le posizioni conquistate nei giorni innanzi.
Sul Carso, dopo efficace preparazione delle artiglierie, le nostre truppe strapparono al nemico altri forti trinceramenti a est e a sud-est di Jamiano; passato il Timavo, occuparono l’abitato di S. Giovanni a nord-est di Duino. S’impadronirono di nove mortai da 149 di modello recentissimo e in ottimo stato di servizio.
Nella zona di Gorizia, già nella notte sul 27 erano stati respinti due successivi violenti attacchi nemici contro le nostre posizioni nel settore di Vodice e sulle alture ad est della città.


Nella passata notte l’avversario bombardò con grande violenza le posizioni di Quota 126 a sud di Grazigna; indi lanciò all’attacco forti nuclei di fanteria che riuscirono a irrompere in parte della nostra linea. Un nostro immediato contrattacco li sloggiò nettamente, prendendo 156 prigionieri, dei quali 3 ufficiali.

Velivoli nemici lanciarono bombe su località del Basso Isonzo, facendo qualche vittima. Altra incursione aerea su Chiusaforte (Valle di Fella) non ci produsse danni di sorta.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori