9 Giugno, 1917

Soviet: “No” a Berlino

Buone notizie per l’Intesa, ancora migliori perché arrivano da Pietrogrado: il 9 giugno il Comitato dei delegati di operai e soldati rifiuta la proposta di armistizio tedesca, di fatto una pace separata.
La Russia c’è “e lotta insieme a noi”. Si fa per dire.
Ma i rapporti con l'Intesa restano complessi. La pessima stampa sui media Alleati, sempre più ostili al Soviet, non sono il miglior modo di rasserenare gli animi, anzi, danno una grossa mano alla propaganda austro-tedesca e a quella pacifista bolscevica. Bisognerebbe sempre valutare le conseguenze di ogni parola.
Attaccati da Londra, Parigi, Roma e Washington, i giornali dell’estrema sinistra russa rispondono contestando le politiche Alleate; i sentimenti del popolo russo iniziano a scollarsi dall’Intesa.
Crisi chiama crisi, oltre a quelle alimentare e industriale, tra l’altro sono previsti peggioramenti, si aggiunge il collasso finanziario. I contadini imboscano i prodotti della terra, commerciano col baratto e, di conseguenza, non pagano più tasse; inoltre il prestito di guerra va maluccio, diciamo pure deserto, o quasi.

Le casse dello Stato sono vuote. La gente ha fame, passa ore estenuanti in coda per un tozzo di pane e magari non riesce neanche a ottenerlo. La rabbia e la disperazione crescono, i disordini aumentano.

In Italia si riunisce il Consiglio dei Ministri, ma ci sono tre assenze pesanti: Comandini, Bissolati e Bonomi disertano; l’improvviso annuncio del protettorato albanese non gli è andato giù. C’è aria di crisi, di rimpasto di Governo, ci sono dimissioni da scongiurare e rapporti da ricucire. Inutile sottolineare quanto la censura sforbici ogni articolo di giornale “non allineato”.
L’Italia resta molto presente nei Balcani. Dopo quello albanese arriva un altro annuncio: l’occupazione di Giannina, nell’Epiro greco. L’operazione vuole colpire le bande di irregolari. E ce ne sono molte nella regione.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Il Soviet rifiuta la proposta tedesca per un armistizio illimitato.
  • Il Governo spagnolo, presieduto da Garcia Prieto, si dimette.
  • La Repubblica di San Domingo rompe le relazioni diplomatiche con la Germania.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 743 - 09  GIUGNO 1917 - ORE 18:00

Nella zona di Gorizia la notte sull' 8 l'avversario tentò di attaccare le nostre posizioni sul Vodice e quelle tra Sober e Vertoiba, a sud di Monte San Marco, dopo d' averlo intensamente bombardato. Venne prontamente respinto con perdite e lasciò nelle nostre mani qualche prigioniero. Un' intensa azione di fuoco iniziata nel pomeriggio di ieri contro le nostre posizioni tra Salcano e le alture di Tivoli, venne energicamente soffocata dalle nostre artiglierie.
Anche sul Carso si ebbero vivaci azioni di artiglieria. Sulla rimanente fronte l'attività si mantenne normale.
Nel pomeriggio dell'8 un velivolo nemico in ricognizione sulle nostre posizioni dell' alta Val Furva (Valtellina) fu abbattuto sulla Vedretta di Cedec dai tiri delle nostre mitragliatrici.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori