Espugnato il Corno di Cavento
«La nostra è una guerra di aquile». Mi piace questa definizione, anche perché sui picchi e le creste a 3.400 metri non ci possono combattere tutti. Quello installato sul Corno di Cavento è un formidabile punto d’osservazione asburgico, un occhio indiscreto a oriente dell’Adamello. L’esercito italiano deve prenderlo. Il 15 giugno la nostra artiglieria apre il fuoco. Con quel tipo di terreno ogni colpo è un moltiplicatore di proiettili, la roccia fratturata scaglia pietrisco a ventaglio. Gli Alpini vanno su ed espugnano il caposaldo sul Corno di Cavento. Una settantina di chilometri più a est altri Alpini difendono quota 2.101 dell’Ortigara dagli assalti austro-ungarici. La battaglia resta viva, ma, considerata secondaria e senza grosse prospettive, i giornali si limitano alle poche righe dei bollettini ufficiali.
Scrivono con più enfasi della situazione ellenica. La stampa francese presenta così il ventiquattrenne Alessandro, nuovo Re di Grecia: «Non ha avventure, né spirito di iniziativa sufficiente per fornire materia alla Storia. Intelligente, di buon cuore, non
ha opinioni ben definite sull’avvenire del mondo e del suo Paese. Chiamato a regnare sotto la tutela delle Potenze protettrici, può, del resto, dispensarsi dall’averne». Il candidato ideale.
Il caso ateniese è però molto utile anche alla propaganda tedesca: «L’Intesa si erge a paladina delle piccole nazioni, ma quanto avvenuto in Grecia negli ultimi due anni dimostra l’ipocrisia della politica anglo-francese». Se la guerra fosse un dibattito questo sarebbe un punto per Berlino.
Cosa pensino davvero i greci resta un enigma, ormai è questione di sopravvivenza, ma ora l’Alto Commissario Jonnart può prendere provvedimenti per l’eliminazione del blocco Alleato alle coste elleniche e, di conseguenza, alleggerire i patemi della popolazione.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Governo inglese annuncia alla Camera dei Comuni che gli insorti irlandesi, arrestati l'anno prima, sono stati amnistiati e rimessi in libertà.
- Haiti interrompe le relazioni diplomatiche con la Germania.
- Lord Rhondda nominato Food Controller.
Fronte occidentale
- Respinto il contrattacco tedesco a sud-est di Ypres.
- Piccola avanzata britannica a nord-ovest di Bullecourt, occupata una nuova posizione della linea Hindenburg.
Fronte italiano
- Gli italiani conquistano le posizioni sul Corno di Cavento (est dell’Adamello) e respingono i contrattacchi sul Monte Ortigara.
Fronte asiatico ed egiziano
- A Porto Said sbarca un piccolo contingente di bersaglieri e carabinieri italiani, che coopereranno con le truppe Alleate in Palestina.
Fronte meridionale
- Ripiegamento britannico dalle posizioni avanzate nella valle dello Struma.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 749 - 15 GIUGNO 1917 - ORE 18:00
Su tutta la fronte azioni prevalentemente d' artiglieria; vennero battuti convogli nemici in prossimità della stazione ferroviaria di Calliano (Valle d' Adige) e colonne in marcia in Valle di Terragnolo ed in Val Sugana. Tentativi di pattuglie avversarie contro le nostre linee del torrente Maso riuscirono infruttuosi.
L' attività aerea fu specialmente notevole sulla fronte Tridentina. In combattimento vennero abbattuti due velivoli nemici sul rovescio di Monte Verena e nella Valle del torrente Maggio, e due furono costretti ad atterrare nelle loro linee in Val Sugana. Un quinto, colpito dal nostro tiro antiaereo, precipitò sul rovescio di Monte Zebio. Manca un nostro velivolo.
Generale CADORNA