18 Giugno, 1917

Imbarazzo svizzero

«La situazione creata dalla mia lettera potrebbe diventare fatale per la politica interna ed estera del nostro Paese. Non posso sopportare l’idea che la mia ulteriore attività nel Consiglio federale divenga fonte di diffidenza e possa recar danno alla mia cara patria». Travolto dallo scandalo, il Ministro degli esteri elvetico Arthur Hoffmann si dimette il 18 giugno. L’appoggio personale dato al pacifista Grimm, anche se in buona fede, è bastato a sporcare la neutralità svizzera, a imbarazzarne l’ignaro Governo. Questo è certo e lo è nonostante la pace sia il primo interesse nazionale. Berna, dipendente dall’estero, non può permettersi passi falsi. Serve prudenza e tatto.
Anche i giornali condanneranno la “leggerezza” di Hoffmann: «Ha compiuto un passo scorretto all’insaputa del Consiglio federale. Il popolo svizzero non vuole che i suoi dirigenti si immischino negli affari stranieri, soprattutto se l’ingerenza si risolve in un favoreggiamento verso uno dei due gruppi belligeranti. […] Il Paese ha subito un’umiliazione».
Nelle capitali dell’Intesa gli ambasciatori svizzeri lavorano per rifarsi una verginità e allontanare ogni dubbio dalla condotta elvetica.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Hoffmann, Ministro degli esteri svizzero, si dimette a causa dell’incidente sulle trattative di pace Russia-Germania
  • Il Generale Smuts partecipa agli incontri del Gabinetto di guerra inglese.

Fronte occidentale

  • I britannici perdono terreno sulla Infantry Hill.
  • Avanzata francese fra Mont Cornillet e Mont Blond (Moronvilliers, Champagne).

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 752 - 18  GIUGNO 1917 - ORE 18:00

Nella notte sul 17 tentativi di attacchi delle nostre posizioni di Monte Mosciaghi (altopiano di Asiago) e di Quota 652 del Vodice, iniziati dalle fanterie avversarie, vennero infranti dal nostro fuoco.
Nella giornata di ieri furono nuovamente battuti e dispersi movimenti di truppe nemiche nella Valle dell’Idria e nella conca di Gargaro.
Sull’Altopiano carsico, a nord-est di Jaminao, abbiamo rettificato, avanzando, un largo tratto delle nostre posizioni.
Ieri due velivoli nemici, abbattuti dai nostri aviatori nel cielo di Gorizia, caddero ad oriente di Vertoiba e presso Ranzano nella valle del Frigido (Vippacco). Nella notte due nostre aeronavi bombardarono con successo ammassamenti di truppe intorno a Tolmino e le batterie nemiche di Monte Hermada.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori