22 Giugno, 1917

Vienna in alto mare; Duma al capolinea

Formare un nuovo Governo era una missione impossibile per Clam Martinic. Doveva convincere un Parlamento frammentato di essere l’uomo giusto per conciliare le necessità dello Stato e i giustificati desideri del popolo, ma nessuno gli ha creduto. Inevitabili le dimissioni di tutto il Gabinetto.
In sei mesi di Governo i problemi interni sono rimasti gli stessi: le tendenze centrifughe acquistano slancio; le riforme sono state annunciate, ma mai calendarizzate; le condizioni finanziarie dell’Impero sono peggiorate insieme alle relative istituzioni. L’ipotesi federalista non piace a tutti, per qualcuno è il primo passo verso la dissoluzione, per altri non sarebbe abbastanza. A tutto questo si sommano rivalità storiche e, spesso, discriminazioni, o almeno così denunciano i deputati.
La “Belle Époque” è solo un ricordo, l’Austria-Ungheria non è riuscita a comprendere le sfide della modernità, a partire dall’industrializzazione e dalla rappresentanza.


Parlando di incertezza politica, il parallelo Vienna-Pietrogrado è banale. Il 22 giugno il Congresso dei Soviet vota la mozione della maggioranza: «Il Congresso riconosce soddisfacenti le spiegazioni date dai Ministri sulla politica generale del Governo e ne approva l’operato; il Governo provvisorio è invitato ad attuare energicamente il programma politico da esso adottato; il Congresso insiste per la convocazione immediata dell’Assemblea Costituente e per la creazione di un solo organo rappresentante tutta la democrazia organizzata della Russia, con lo scioglimento della Duma e di tutte le istituzioni del vecchio regime». La mozione è approvata con 343 voti favorevoli e 126 contrari, cifra comunque non irrilevante.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Dimissioni definitive di Clam Martinic e del suo Gabinetto. Fallita la composizione di un Governo a larga base con rappresentanti di tutte le nazionalità.
  • Il Congresso di tutti i Consigli dei delegati di operai e soldati delibera lo scioglimento della Duma. I Soviet hanno anche votato un ordine del giorno di fiducia nel Governo provvisorio e una mozione per la riorganizzazione dell’esercito.

Fronte occidentale

  • Pesante attacco tedesco sul fronte dello Chemin des Dames; i francesi perdono terreno a sud-est di Filain.

Operazioni navali

  • I sottomarini tedeschi attaccano senza successo i trasporti statunitensi.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 755 - 22  GIUGNO 1917 - ORE 18:00

Su tutta la fronte saltuaria lotta delle artiglierie e attività di pattuglie in ricognizione.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori