Kerenskij, l’uomo solo al comando
Non lo so, forse il Generale Kornilov si aspettava un maggior supporto, comunque non si può più tornare indietro. Le notizie dalla Russia sono confuse, per qualcuno i fedelissimi della “Divisione selvaggia” sarebbero a Luga, a circa 130 chilometri da Pietrogrado, per qualcun altro sarebbero addirittura a Vyrica, ad appena una cinquantina di chilometri. C’è una sola certezza: l’esercito di Kornilov continua la marcia sulla capitale.
L’ex Generalissimo ha lanciato la bomba, accusando non solo i bolscevichi, ma anche il Governo provvisorio e l’intero universo socialista di fare il gioco della Germania. Sì, ma la “bomba” gli scoppia in mano, di fatto ha compattato tutti gli avversari attorno a Kerenskij, massimalisti compresi. Un autogol. I Ministri si dimettono per lasciare carta bianca e tutti i poteri al Premier: Kerenskij è ufficialmente il dittatore della Russia.
Si aggrava anche la situazione politica francese. Doveva essere una crisi rapida e indolore, ma Ribot non riesce a ricostituire un nuovo Governo.
La prima defezione è dei socialisti, compreso il Ministro Thomas, fedele alla linea del Partito; l’ultima, la pietra tombale, è quella del Ministro della guerra Painlevé, indipendente, ma sempre di sinistra. Ribot si fa da parte e il 10 settembre il Presidente della Repubblica Poincaré affida l’incarico di formare il nuovo Governo proprio a Painlevé.
Acque torbide e agitate anche tra i neutrali. Le rivelazioni americane sulla complicità svedese nella trasmissione di comunicazioni cifrate tedesche è uno scandalo di prim’ordine. Il sangue argentino ribolle: Berlino aveva promesso di non infastidire più i commerci di Buenos Aires e adesso saltano fuori telegrammi con informazioni sui trasporti e il suggerimento di «affondare senza lasciar traccia».
Non è chiaro se l’Ambasciata svedese conoscesse il contenuto delle comunicazioni, ma Stoccolma è nei guai: come fanno ora gli Alleati a fidarsi dei funzionari scandinavi? Per quale motivo non dovrebbero rispedirli tutti a casa?
Nell’imbarazzo generale un membro della missione economica svedese negli Stati Uniti rilascia poche frasi: «Il richiamo dell’Ambasciatore da Buenos Aires mi sembra probabile. La Svezia non avrebbe mai dovuto partecipare a questa macchinazione».
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Le truppe di Kornilov continuano la marcia verso Pietrogrado.
- Si dimette il Governo provvisorio, Kerenskij instaura la dittatura in Russia.
- I rappresentanti delle Potenze Alleate a Pietrogrado offrono al Governo provvisorio la loro mediazione nel conflitto con Kornilov, ma Kerenskij rifiuta.
Fronte occidentale
- I britannici prendono ulteriori 400 metri di trincee a Villeret.
Fronte orientale
- La XII Armata russa prende posizione a 50 km. a nord-est di Riga, braccata dai tedeschi.
Fronte meridionale
- Le truppe francesi e russe estendono le loro occupazioni vicino il lago di Ocrida.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 835 – 10 SETTEMBRE 1917 - ORE 18:00
Sulla fronte Tridentina, riparti esploranti avversari vennero fugati da nostri posti avanzati di Cima di Cady (Tonale) di regione Zurez (oriente di Garda) e del Col di Lana.
In Carnia un attacco delle nostre posizioni di monte Granuda e di Cuel Tarend fallì completamente, per quanto eseguito in forze ed accuratamente preparato dal fuoco di artiglieria.
A nord-est di Gorizia la nostra pressione continua. Tre tentativi avversari di alleggerirla in contrattacchi di fanteria vennero immediatamente repressi.
Nella zona meridionale dell’altopiano Carsico l’attività delle artiglierie fu ieri molto grande.
Nostri aerei hanno battuto batterie avversarie della selva di Ternovo. Il nemico oppose vivissimo fuoco antiaereo.
La raccolta dell’inente bottino fatto dall’inizio della battaglia non è ancora compiuta.
Finora vennero annoverati: 145 cannoni, di cui 80 di medoi e grosso calibro, 94 bombarde e lanciabombe, 322 mitragliatrici, 11.196 fucili. Molte di queste armi sono già in azione contro l’avversario.
Generale CADORNA