L’Argentina mobilita
Le rassicurazioni di Berlino non sembrano bastare: il 25 settembre, sulla scia del Senato, anche la Camera argentina vota la rottura delle relazioni diplomatiche con la Germania. La palla passa al Governo, ma intanto Buenos Aires ordina la mobilitazione di esercito e marina, un po’ per prevenire eventuali complicazioni con i tedeschi, un po’ per arginare l’ondata di scioperi e proteste dilaganti nel Paese.
In Germania si riunisce il neonato Vaterlandspartei, formazione politica di estrema destra. Tra i fondatori c’è l’Ammiraglio von Tirpitz, il “padre” della guerra sottomarina. Il suo intervento propone l’Inghilterra come nemico pubblico numero uno, quasi l’unico; continua plaudendo alla politica imperiale, «Non c’è nulla di sbagliato in quanto fatto in Belgio»; e chiude con la visione pangermanista della pace: «Una pace senza un indennizzo tangibile significherebbe la sconfitta della Germania e il trionfo del capitalismo anglo-americano».
Per inquadrare meglio il Vaterlandspartei basta fare due nomi: Wolfgang Kapp, futuro promotore di un colpo di Stato contro la Repubblica di Weimar; ma soprattutto Anton Drexler, futuro fondatore del Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei, le origini del Partito Nazista.
Tirpitz dice anche un’altra cosa, questa sacrosanta: a oriente non ci sono problemi. Per quelli i russi fanno da sé. Dvinsk è il prossimo obiettivo dei tedeschi, lo scopo è di allontanare l’esercito di Pietrogrado dalla Dvina e conquistarne i ponti.
Sul fronte occidentale la battaglia di Menin Road Ridge termina con una impercettibile rimonta tedesca tra Tower Hamlets e la foresta di Polygon.
Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- La Camera argentina approva la rottura delle relazioni diplomatiche con Berlino. Si ordina la mobilitazione dell'esercito e della marina per eventuali complicazioni con la Germania e per fronteggiare lo sciopero generale ferroviario.
- Conferenza anglo-francese riunita a Boulogne per discutere dell’offensiva italiana e dell’estensione del fronte britannico in Francia.
- Germania: riunione del Vaterlandspartei e illustrazione della politica dell’Ammiraglio von Tirpitz.
- Wilson: "Gli U.S.A. non fanno parte dell’Intesa, ma hanno il comune obiettivo di sconfiggere le aspirazioni di dominio del militarismo prussiano".
Fronte occidentale
- I tedeschi penetrano fra Tower Hamlets Ridge e la foresta di Polygon; verranno respinti in seguito.
- Fine della battaglia di Menin Road Ridge (Ypres).
- Ostenda bombardata nuovamente.
- Raid di aeroplani tedeschi a sud-est di Londra: 9 morti e 23 feriti.
- Gli zeppelin attaccano lo Yorkshire e le coste del Lincolnshire: 3 feriti.
Fronte asiatico ed egiziano
- Un distaccamento russo attacca con successo i turchi nella regione di Bitlis.
Fronte d’oltremare
- Pubblicato il resoconto delle operazioni del Brigadier Generale Northey nell’Africa orientale.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 850 – 25 SETTEMBRE 1917 - ORE 18:00
Dal giogo dello Stelvio al monte Rombon proficua attività dei nostri nuclei esploranti e moderate azioni d’artiglieria.
Nella regione del Monte Nero il nemico fece brillare una potente mina sotto le nostre posizioni sulle quali concentrò poscia violentissimo fuoco d’artiglieria.
Il pronto ed efficace tiro d’interdizione, ostacolando l’avanzata delle fanterie, impedì all’avversario di conseguire alcun vantaggio.
I danni dell’esplosione sono minimi.
Sull’Altipiano di Bainsizza attacchi parziali nemici vennero respinti a colpi di granata a mano. Sul Carso catturammo qualche prigioniero.
Durante la giornata 4 tonnellate di bombe ad alto esplosivo lanciate dai nostri aviatori hanno provocato distruzioni ed incendi negli impianti ferroviari e nelle stazioni di Podberda (Val di Bazza) e di Rifemberga (Carso).
Nella notte una nostra aeronave, sorpresi nel vallone di Chiapovano intensi movimenti di truppe e di auto-colonne, li sbaragliava fulminandoli con una tonnellata di proiettili.
Generale CADORNA