31 Ottobre, 1917

Si rianima il fronte mediorientale

La ritirata italiana ha compiuto il primo step: i superstiti della Seconda armata e la Terza, quasi al completo, hanno attraversato il Tagliamento e distrutto i ponti; fondamentale il sacrificio di chi ha coperto le operazioni, di chi ha resistito, rallentando gli austro-tedeschi.
A Treviso Cadorna analizza lo scenario con il Capo di Stato maggiore britannico Robertson e il Comandante francese Foch; i primi rinforzi dal fronte occidentale sono arrivati.
L’argomento del giorno è sempre quello anche a Londra e Parigi. Il Colonnello Rousset, critico militare del Petit Parisien, non si capacita del successo austro-tedesco: «Da molto tempo l’eventualità di un’irruzione nemica era stata considerata e la sua possibilità ammessa. Stupisce l’immobilismo del nostro rispettabile esercito in Macedonia. Ma bando alle recriminazioni. L’essenziale è ora di far naufragare la manovra. Solo dopo potremo risalire alle origini e filosofare sugli errori, che cominciano a ripetersi con troppa frequenza»

 Tutta l’Intesa ostenta compattezza e solidarietà. Ma è il Generale Smuts a lasciarsi sfuggire un concetto condiviso da tutti gli Alleati e in genere taciuto: «La guerra non fu decisa né in Serbia, né in Romania e non verrà decisa neanche in Italia. Sul fronte principale la Germania è venuta scadendo e cerca di procurarsi un vantaggio in qualche teatro minore». Tatto pochino.

Il 31 ottobre è tempo di rimettere in moto i giochi in Palestina. La torrida estate è alle spalle, muoversi allora era impossibile. I britannici sono riusciti a ingannare i turchi con un abile lavoro di intelligence: hanno convinto Costantinopoli di voler attaccare subito Gaza, hanno fatto un po’ di rumore nel settore, ma il vero obiettivo sono i pozzi d’acqua di Be'er Sheva, fondamentali per tirare avanti nel deserto. L’esercito britannico attacca all’alba, le scarse difese ottomane non hanno chance. Non riescono neanche a sabotare i pozzi prima di essere travolti da una carica di cavalleria. Be'er Sheva cade, 1.800 i prigionieri; guai serissimi per Costantinopoli.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • In uno scambio di telegrammi, Orlando e Giolitti invocano “l’unione sacra” dei partiti.
  • La Giunta municipale socialista di Milano pubblica un nobile e patriottico manifesto ai cittadini, invocandone la concordia e la serenità.
  • Il Governo degli Stati Uniti concede all'Italia un nuovo prestito di 1 miliardo e 150 milioni e sospende a suo favore tutte le restrizioni per l'esportazione.
  • Il Conte Hertling è incaricato di formare il nuovo Governo tedesco al posto del dimissionario Michaelis.

Fronte occidentale

  • Raid aereo tedesco nel Kent e a Dover: nessun danno. Un altro raid notturno nel Kent, Essex e Londra: 10 morti, 22 feriti.

Fronte orientale

  • Un tentativo tedesco di fraternizzazione si scontra con il fuoco d’artiglieria.

Fronte italiano

  • Le truppe italiane compiono il ripiegamento sul Tagliamento. La III armata (Duca d'Aosta), quasi al completo, compie la ritirata dal Carso.

  • La II e III armata italiana si ritirano dietro il fiume Tagliamento.
  • I tedeschi reclamano oltre 180.000 prigionieri e 1.500 cannoni.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Battaglia di Be'er Sheva (prima fase della terza battaglia di Gaza): i britannici catturano Be'er Sheva con 1.800 turchi e 9 cannoni.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 927 – 31 OTTOBRE 1917 - ORE 18:00

Nella giornata di ieri ebbero luogo scontri sulle colline di S. Daniele del Friuli, lungo il Canale di Ledra, a Pasian Schiavonesco, e a Pozzuolo del Friuli. Il valoroso contegno dei reparti di protezione e della cavalleria ha permesso alle nostre truppe di continuare i movimenti per raggiungere le nuove posizioni di schieramento.

Generale CADORNA

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori