26 Novembre, 1917

Il “cessate il fuoco”

Diciassettesimo giorno di resistenza sul Piave, qui gli austro-tedeschi hanno allentato la presa. Vienna e Berlino si concentrano sul lato settentrionale, altopiano di Asiago e Massiccio del Grappa«Il nemico non accenna a desistere dai suoi ostinati attacchi. […] Sono giornate di lotte drammatiche, rese più aspre dalla temperatura invernale, dalla nebbia e dal vento». L’elasticità del catenaccio italiano funziona. Il 26 novembre lo scontro più duro è sul Col della Berretta, circa tre chilometri a est del Brenta: l’intenso fuoco di artiglieria e la violenza dell’assalto isolano i reparti italiani; si mette male, ma i rinforzi arrivano al momento giusto.

Gli Alleati hanno ripreso il controllo: in Francia l’iniziativa è loro, l’Italia ora sembra stabile e i teatri secondari o sono inerti, come i Balcani, o sono ben messi, come la Palestina. Poi è chiaro, qualche problemino c’è. La situazione dell’esercito rumeno si è fatta difficile, marcato stretto dagli austro-bulgaro-tedeschi e senza rifornimenti dalla comatosa Russia.

Già, la Russia, è lei a non soddisfare l’Intesa, è lei la “pecora nera”. Il nuovo Generalissimo Krylenko ha inviato emissari oltre le linee nemiche: in attesa di negoziare un vero e proprio armistizio c’è l’accordo per la sospensione delle ostilità, un “cessate il fuoco” separato.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Russia e Germania si accordano per un cessate il fuoco separato.
  • Annunciato l’aumento di stipendio per la marina e l'esercito britannico.
  • Lord Rothermere nominato Presidente dell’Air Council.
  • Secondo un computo del Ministero della guerra francese, in tutto il mondo sono in armi 38 milioni di uomini (27,5 dell'Intesa, compresi i russi; 10,5 per gli Imperi centrali). Le nazioni in guerra contro gli Imperi centrali sono 22.

Fronte occidentale

  • Duri bombardamenti su Ypres.

Fronte italiano

  • Forte attacco austro-tedesco respinto sul Col della Beretta, 3 km. a est del Brenta.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 953 - 26 NOVEMBRE 1917 - ORE 18:00

Ieri masse avversarie, sostenute da formidabile fuoco d' artiglieria, ritentarono l' attacco delle nostre posizioni fra Brenta e Piave. Alla nostra sinistra lo sforzo nemico, diretto sulla zona di Monte Pertica, venne prontamente infranto e ad ogni nuovo tentativo corrispose preciso e micidiale il nostro contrattacco. A Tasson il battaglione alpini «Monte Rosa» decimò gli assalitori. Al centro, dove la pressione avversaria fu più poderosa, rifulse l' invitto valore della 56° Divisione: le colonne avversarie, che da nord-ovest e da nord puntavano con ostinato accanimento su Monte Cassonet, Colle dell' Orso, Monte Solarolo e Monte Spinoncia, vennero falciate dal fuoco, ripetutamente affrontate con furiosi contrattacchi e definitivamente ributtate. Più di 200 prigionieri restarono in mano dei nostri. Alla destra l' attacco nemico si manifestò dalle pendici orientali del Monte Monfenera. Le ondate d' assalto, arrestato dapprima con fuoco d' artiglieria, vennero poscia, più volte contrattaccate e respinte dai nostri bravi alpini. Furono fatte alcune diecine di prigionieri.

GENERALE DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori