2 Dicembre, 1917

Brest-Litovsk, l’ombelico del mondo

Brest-Litovsk sorge su una pianura alluvionale, appoggiata alla sponda orientale del Bug Occidentale. La città ha una Storia travagliata, come tutte le fortezze, contesa tra identità confuse, come tutti i crocevia di confine. Polacchi, lituani, russi, cristiani, ebrei, ora è il turno dei tedeschi, che ne hanno fatto il loro quartier generale. Il 2 dicembre i delegati bolscevichi, socialisti e militari arrivano a Brest-Litovsk per trattare l’armistizio, ad accoglierli c’è il Principe Leopoldo di Baviera, il Comandante in capo tedesco del fronte orientale. I negoziati con gli Imperi centrali saranno resi pubblici e discussi dal Comitato esecutivo del Soviet; parola di Trockij.

Gli Alleati sono invitati a dire la loro, ma la rottura è ormai un dato di fatto e la stampa occidentale non fa nulla per celare il risentimento: «Tra gli indignati giunti a Stoccolma si dice che solo il ritorno dello zarismo posa salvare l’Impero. Si tratta di un popolo idiota, che può essere guidato solo con lo knut». Lo knut è una frusta poco simpatica.

 Bene, anzi male, perché insultare qualcuno non mi sembra il miglior modo di ricucire un rapporto. La prospettiva di una pace separata sta facendo rodere il fegato a tutta l’Intesa. In Francia il Temps, non sapendo più come inveire, sottolinea la curiosità dell’asse Berlino-Pietrogrado: «La potente Germania, che pretende d’incarnare l’ordine e di rigenerare il mondo, tende la mano alla più abietta anarchia». Rosicano, sì, ma non hanno tutti i torti.
A Londra si guarda in casa propria. Politica e Governo si dissociano dalla lettera di Lansdowne«documento disgraziato», «disavventura nazionale». «Il nostro unico obiettivo è la vittoria».
Vittoria come quella a Cambrai, perché della controffensiva tedesca in corso i britannici dicono sia già fallita. Fake news.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Brest-Litovsk: le delegazioni di pace tedesche e russe vengono accolte dal Principe Leopold di Baviera (Comandante in capo del fronte orientale).
  • Trockij, Commissario agli Esteri del nuovo Governo russo, annuncia all'addetto militare degli Stati Uniti che le trattative con gli Imperi centrali saranno rese pubbliche, che ogni particolare verrà discusso pubblicamente dal Comitato esecutivo del Soviet e che gli Alleati avranno facoltà di intervenire con piena libertà di giudizio.

Fronte occidentale

  • Cambrai: i tedeschi tentano di recuperare invano l’altura a La Vacquerie.
  • Continuano gli scontri a nord di Passchendaele.
  • I britannici annunciano di aver catturato, nel corso di novembre, sul fronte occidentale: 11.551 prigionieri e preso 138 cannoni, 303 mitragliatrici, 64 mortai da trincea e grande quantità di materiale e munizioni. In Palestina: 10.454 prigionieri e 80 cannoni.

Fronte italiano

  • Intense azioni d’artiglieria sull’altopiano d’Asiago.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DI GUERRA N. 959 - 02 DICEMBRE 1917 - ORE 18:00

Dall' Altipiano di Asiago al Basso Piave l' intensità del fuoco di artiglieria,seguita a mantenersi elevata.
Truppe nemiche avvistate in marcia dal monte Cimone alla Valle di Nos, vennero prese sotto il tiro delle nostre batterie e disperse.
Grossi nuclei che dopo violente raffiche di fuoco tentavano avvicinarsi alle nostre posizioni delle Melette, furono prontamente fugati.
In regione di monte Pertica, un nostro riparto raggiunse di sorpresa la quota 1549 tenuta dal nemico, senza però effettuarne l' occupazione, perché esposta a violenti concentramenti di fuoco..

GENERALE DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori