3 Maggio, 1918

Fronte rappreso

Non è il Paese dei balocchi, ma il 3 maggio, sul fronte occidentale, il lavoro è limitato al cannoneggiamento reciproco, attività comunque più salubre delle sgroppate nella terra di nessuno. «La nuova linea raggiunta rimase liquida ben poco, gli Alleati la fecero rapprendere subito». I giornali occidentali presentano la battaglia appena conclusa come l’ennesima “grande vittoria”, nonostante i chilometri e le posizioni perse. Eccessivo. I tedeschi non avranno ottenuto il successo sperato, ma l’Intesa non ci ha certo guadagnato.
Dal Consiglio supremo di guerra interalleato trapelano solo frugali impressioni: Clemenceau si dice «soddisfattissimo»; il Generale Foch «ottimista». È quanto basta.

Tralasciando le rinnovate e trascurabili scaramucce sul fronte macedone, una leggera sorpresa arriva dalla Giordania. L’attacco turco-tedesco è portato con forze considerevoli: i britannici devono abbandonare al-Salt e, sconfitti anche a Damia, ripiegano oltre il Giordano, sulla sponda occidentale.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Lloyd George ritorna da Parigi con un messaggio di incoraggiamento.

Fronte occidentale

  • I britannici abbattono 36 aerei nemici.
  • Il fronte è calmo, attività d’artiglieria locali.

Fronte orientale

  • I tedeschi e i finlandesi circondando e sconfiggono le truppe della Guardia Rossa nel sud-ovest della Finlandia.

Fronte meridionale

  • Durante la notte dal 2 al 3, nella regione di Dobro Polye, sul fronte macedone, una divisione jugoslava respinge reparti nemici.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Attaccati da truppe più numerose, i britannici si ritirano da al-Salt verso l’ovest del Giordano.

DAL FRONTE ITALIANO

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 03 MAGGIO 1918

Nostri nuclei esploranti assalirono e volsero in fuga riparti avversari in Valle Scura (altipiano di Asiago) e nella Conca di Alano.
Duelli di artiglieria più vivaci nella zona del tonale, in Val Lagarina, in Val Brenta e sul Basso Piave. Le nostre batterie dispersero lavoratori e truppe alla testata di Val Noce e nei pressi di Ponte di Piave e Cortellazzo; sconvolsero sistemazioni difensive in regione di Asiago, colpirono movimenti di carreggi presso San Donà.
Su tutta la fronte intensa attività di ricognizioni e di combattimenti aerei. Otto velivoli nemici risultano abbattuti.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori