Maggioranza cercasi
Si festeggia in Russia, è il centenario della nascita di Karl Marx. I più felici sono circa trecentomila prigionieri politici: stando ai giornali avrebbero ricevuto in regalo l’amnistia.
Meno allegra l’atmosfera viennese. «Esiste un problema jugoslavo e sarà necessario discuterlo, tuttavia parlarne ora è impossibile. Concessioni agli jugoslavi si potrebbero fare, ma certo non vengono favorite dalle agitazioni. Queste devono cessare e non saranno tollerate neanche da parte tedesca. […] In mezzo a tanta confusione il Governo non potrebbe consacrare tutte le sue energie ai suoi doveri, perciò ritiene opportuno aggiornare la ripresa dei lavori parlamentari».
Questo è il riassunto delle dichiarazioni del Premier austriaco Seidler, riportate dai giornali del 5 maggio.
I rappresentanti slavi e cecoslovacchi non si sono presentati alla riunione; i partiti tedeschi, seppur malvolentieri, accettano; gli altri protestano, in particolare i socialisti.
Un manifesto, rivolto agli operai, li invita a prepararsi alla lotta per i propri diritti e attacca l’establishment: il Governo è inetto, non sa gestire il Parlamento e teme ogni discussione politica; le responsabilità sono di chi vuole l’assolutismo, i nazionalisti tedeschi.
Seidler ha imposto la pausa di riflessione perché deve trovare una maggioranza e ha bisogno di tempo. Le aperture agli slavi, persino con un accenno a un eventuale terzo Stato nella Monarchia, rappresentano il tentativo di spaccare il fronte delle opposizioni, di spezzare l’alleanza tra cecoslovacchi e jugoslavi. Gli serve anche in chiave anti-italiana, soprattutto dopo il chiacchierato riavvicinamento diplomatico tra le due sponde dell’Adriatico.
Berlino sta a guardare, ma nel frattempo annuncia di aver risolto la controversia con l’Olanda, giungendo a un accordo sulla navigazione del Reno e il trasporto ferroviario per determinate merci, in particolare sabbia e ghiaia.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Il Maresciallo French è nominato Lord-Lieutenant d'Irlanda, in sostituzione del dimissionario Lord Winborne.
- In occasione del centenario di Karl Marx, il Governo bolscevico russo concede a gran parte dei prigionieri e condannati politici un'amnistia generale.
- Un comunicato ufficiale da Berlino annuncia che i negoziati tedesco-olandesi hanno condotto a un accordo circa la navigazione del Reno e la ripresa del traffico ferroviario.
- Un manifesto del Partito socialista austriaco, rivolto agli operai, attacca il Governo.
Fronte occidentale
- Fuoco d’artiglieria su entrambi i lati e contatti locali su tutto il fronte.
- La linea britannica avanza a Morlancourt, fra l’Ancre e la Somme.
- Un cannone tedesco a lunga gittata viene messo fuori uso dai cannoni francesi.
Fronte d’oltremare
- Von Lettow-Vorbeck respinto verso nord-est (Africa orientale) dalle truppe del Generale Northey.
DAL FRONTE ITALIANO
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 05 MAGGIO 1918
Maggior frequenza e intensità di tiri di molestia nemici in Val Lagarina, in Val d’Astico e nel settore di Fossalta. La nostra artiglieria disperse nuclei di portatori in regione Stelvio, battè efficacemente la stazione di Rovereto, colpì treni alla stazione di Conegliano, provocò una violenta esplosione sulla sinistra del Piave di fronte a Nervesa. Reciproche azioni di pattuglie tra Brenta e Piave.
La nostra attività aerea fu intensa. Squadriglie di Caproni e velivoli britannici, scortati da numerosi apparecchi da caccia, lanciarono, con ottimo risultato, circa 9 tonnellate di bombe sugli impianti idroelettrici di Cavedine (nord di Mori). Durante questa spedizione altri aeroplani rinnovarono il bombardamento del campo di aviazione avversario di Campo Maggiore (sud di Stenico). La scorsa notte dirigibili nostri, arrivati di sorpresa sulle stazioni ferroviarie di Primolano e di Bolzano, le colpivano efficacemente coi loro carichi di bombe. Nella stessa notte un dirigibile della Regia Marina bombardava colonne in marcia oltre il Tagliamento. Risultano abbattuti 8 velivoli avversari, di cui due precipitati in fiamme sulle nostre linee.
Firmato: DIAZ