22 Giugno, 1918

Ritirata

Non c’è più niente da fare, l’Austria-Ungheria è costretta ad abortire ogni tentativo sul fronte italiano e correre ai ripari: il 22 giugno arriva l’ordine di ritirata lungo il Piave, sempre in piena. Inconcludente, questo è stata l’offensiva asburgica.
A Cavazuccherina gli italiani si allargano ancora; al Senato il Presidente del Consiglio Orlando annuncia il lieto fine di questo capitolo: «Un’altra battaglia potrebbe divampare presto, ma intanto abbiamo il diritto di registrare la nostra vittoria. […] Per il nemico questo non è un insuccesso, è una sconfitta».

Non solo Vienna attraversa un periodo precario, in tutta l’alleanza c’è un sottobosco di scricchiolii. Budapest non accetta di farsi piacere l’idea tedesca di Mitteleuropa; la Bulgaria ha la sgradevole impressione di essere un’amica di serie B; la Turchia sogna di tornare grade, a discapito degli equilibri.
E a proposito di Costantinopoli, a Berlino il Vorwärts pubblica gli obiettivi ottomani: dominio del Medio Oriente, con la restituzione di Iraq, Palestina e Jazira e la restaurazione del controllo turco sull’Egitto; estromissione di qualsiasi influenza

britannica sulla Persia; dominio del Mar Nero, garantito dai protettorati in Crimea, Georgia e Armenia; il bacino del Cherna come contropartita per il possesso bulgaro della Dobrugia settentrionale; Costanza e Dedeagach, oggi Alexandroupoli, porti liberi; restituzione di Creta; possesso di Tripoli, Cirenaica e Dodecaneso. Due cosucce insomma, non il più fulgido esempio di pace non imperialista.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Roma: Orlando annuncia al Senato che la prima fase dell’offensiva asburgica sul nostro fronte è chiusa con la vittoria delle nostre truppe.
  • Siberia: appello del Generale Horvath agli Alleati per un aiuto contro l’invasione tedesca.
  • Pubblicati gli obiettivi di guerra turchi.

Fronte occidentale

  • Respinto l’attacco tedesco a Bligny (sud-ovest di Reims).

Fronte italiano

  • Piave in piena; comincia la ritirata austro-ungarica lungo il fiume.
  • Batterie della Regia Marina, marinai e bersaglieri allargano la testa di ponte a Cavazuccherina, catturando prigionieri, armi e materiali.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Respinto l’attacco turco a El Haza (nord dell’Hejaz).

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 22 GIUGNO 1918

La poderosa pressione offensiva nemica, eroicamente infranta e contenuta su tutta la fronte di battaglia dalla salda resistenza e dallo spirito controffensivo delle nostre truppe, non si è rinnovata dalla sera del 20.
Ieri l’avversario sferrò ancora un forte attacco locale in direzione di Losson (sud-ovest di Fossalta), ma venne sanguinosamente respinto.
Suoi violenti concentramenti di fuoco sul Montello e nella regione sud-orientale del Grappa, furono efficacemente controbattuti e successivi tentativi di avanzata di nuclei di fanteria vennero annientati.
A Cavazuccherina, fortemente appoggiati da batterie della Regia Marina, nostri arditi marinai e bersaglieri, con nuova brillante azione ingrandirono la testa di ponte catturando 150 prigionieri, molte armi e materiali.
Sul rimanente della fronte piccole azioni di assestamento ci consentirono vantaggiose rettifiche di linea e ci fruttarono altri prigionieri e bottino.
Sull’altipiano di Asiago un nostro nucleo penetrò audacemente di pieno giorno in un posto avanzato nemico, catturandone il presidio dopo lotta vivace.
Dieci velivoli nemici e tre palloni frenati sono stati abbattuti.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori