Indietro tutta
La partita è persa, l’esercito del Kaiser si ritira. Dell’ultima offensiva resta solo il sangue a dissetare il terreno e il lugubre spettacolo della decomposizione.
Siccome tutto il mondo è paese, il bollettino tedesco non fa nulla di nuovo e alimenta false speranze: «Il primo urto nemico fu infranto». Alla fine, però, ammette il ripiegamento. Sembra un paradosso, ma il 20 luglio la cronaca dei giornali Alleati è quasi di segno opposto; ricordi di un ottimismo passato, spesso andato in frantumi. Troppe volte si è lasciata prendere dall’entusiasmo, troppe volte è inciampata in professioni di sfrenata fiducia. Oggi è cauta, pacata, attendista. Nessuno si sbilancia, nessuno canta vittoria, nessuno considera conclusa l’offensiva tedesca. “Avranno senz’altro qualcosa in serbo”. E invece no, questa volta potrebbero esultare senza problemi.
Gli Alleati contano oltre 20.000 prigionieri e un gran bottino. Le armate di Ludendorff hanno riattraversato la Marna con la coda fra le gambe. Britannici, americani, francesi, italiani: avanzano tutti.
600 chilometri a sud-est, sul massiccio dell’Adamello, anche gli austro-ungarici sono in difficoltà. Un improvviso assalto italiano li ha sloggiati dalle poche postazioni rimastegli sul Corno di Cavento e dal Monte Stablel.
A Londra il Ministro degli esteri britannico risponde al Cancelliere Hertling sul Belgio: «Gli assalitori del Belgio avevano promesso di esserne i garanti. La Germania opprime chi avrebbe dovuto difendere. Ci ricorderemo del completo disprezzo tedesco per i trattati, di come Berlino non consideri vincolante un contratto. L’Europa non dimenticherà».
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Balfour replica al discorso di Hertling sul Belgio come “pedina”.
- Birmingham: minaccioso meeting degli operai delle fabbriche di munizioni.
Fronte occidentale
- Le truppe tedesche si ritirano lungo la Marna.
- I tedeschi riattraversano la Marna. Dal 18 luglio gli Alleati hanno catturato 20.000 prigionieri e 400 cannoni.
- Britannici, francesi e italiani avanzano nella valle dell’Ardre, nel bosco di Courton e verso Saint-Euphraise.
- Raid aereo tedesco sul Kent: nessun danno.
Fronte italiano
- Regione dell’Adamello: reparti italiani strappano agli austro-ungarici il Monte Stablel (m. 2368) e il Corno di Cavento (m. 3401).
Fronte asiatico ed egiziano
- Difesa britannica di Rasht (nord-ovest della Persia).
Operazioni navali
- Il cacciatorpediniere inglese "Marne" affonda il sottomarino tedesco che attaccava la “Justicia”; la “Justicia” affonda dopo un lungo combattimento.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 20 LUGLIO 1918
Nella regione dell’Adamello nostri reparti con grande ardimento hanno strappato al nemico il Monte Stablel (Quota 2868) e rioccupato completamente il corno di Cavento (quota 3401), sul quale gli austriaci erano riusciti parzialmente ad affermarsi il giorni 15 giugno u. s. L’avversario lasciò molti uccisi sul terreno della lotta e numerosi prigionieri nelle mani dei nostri, che catturarono altresì molte armi e abbondante materiale bellico.
Sul rimanente della fronte si ebbero solo azioni di artiglieria ad intervalli più intense in Val Canonica, nella zona del Pasubio, nell’Altipiano di Asiago e ad oriente del Montello
Firmato: DIAZ