Via dalla Somme
Si mette male per i tedeschi. Il 6 settembre i francesi conquistano Ham e Chauny, limano una decina di chilometri di distanza da Saint-Quentin e si portano a poco più di nove da La Fère. I britannici pressano Armentières nelle Fiandre; gli americani controllano un altro bel pezzo di sponda meridionale dell’Aisne. «Le battaglie si connettono tra loro con sapienza, in un’armonia melodica, liberando passo dopo passo la Francia».
Nell’ultimo mese l’offensiva dell’Intesa non si è mai fermata. Ha rallentato in qualche settore a turno, ma una vera pausa non c’è mai stata. È uno sviluppo nuovo, esplicativo.
A chi gli chiede lumi sull’imprevisto impatto di Washington, Ludendorff risponde ostentando molta più sicurezza di quanta ne abbia in realtà: «Così come vincemmo i russi, vinceremo anche gli Stati Uniti».
Le ultime stime però parlano chiaro: ogni due mesi Washington invia in Francia lo stesso numero di soldati reclutabili dalla Germania in un intero anno. Addio ottimismo.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Fronte occidentale
- Ham e Chauny riprese dai francesi.
- I tedeschi si ritirano completamente dalla Somme.
- Gli americani raggiungono la riva sud del fiume Aisne.
- I britannici pressano in avanti lungo la strada da Amiens a Saint-Quentin.
- Nelle Fiandre le truppe britanniche avanzano verso Armentières
- Nella notte squadriglie di velivoli inglesi lanciano due tonnellate di bombe su Mannheim, colpendo binari morti e fabbriche di prodotti chimici.
Fronte orientale
- Secondo notizie da Washington, nuove forze americane sarebbero sbarcate a Vladivostok col Generale Graves, Comandante le truppe americane nell'estremo Oriente.
Fronte d’oltremare
- In Africa orientale portoghese le truppe di von Lettow-Vorbeck sono costrette a ripiegare vesto ovest dopo essere state superate sul fiume Lurio e attaccate da due colonne britanniche da sud e sud-est.
Dal fronte italiano
REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 6 SETTEMBRE 1918
Sulla fronte montana efficaci concentramenti di fuoco delle nostre artiglierie sulle prime linee e sulle retrovie nemiche.
In conca Laghi (Posina) e in Val d’Assa, nostre pattuglie, scontratesi con nuclei avversari, li obbligarono a ripiegare.
A nord del Monfenera un forte tentativo di irruzione nelle nostre linee avanzate venne arrestato dal presidio che, con successivo contrattacco, mise in fuga il nemico infliggendogli sensibili perdite.
Sul Basso Piave esploratori avversari che nella notte tentarono in barca il passaggio del fiume, vennero respinti a fucilate.
Firmato: DIAZ