9 Settembre, 1918

Burian sponsorizza la pace

«La maggior parte dei comuni liberati non sono più che un’espressione geografica. Una pianura nuda, crivellata di escavazioni». I tedeschi contano sulla desolazione per mettere in difficoltà gli Alleati, fanno “terra bruciata” al loro passaggio, cancellano qualunque cosa possa avere un’utilità anche minima. E intanto preparano le difese tra l’Oise e l’Aisne, riattivano lo Chemin des Dames, sfruttano la conformazione collinosa e «riempiono di cannoni la regione a sud di Laon».
Il 9 settembre i britannici sono attivi soprattutto tra Cambrai e Saint-Quentin, dove si assicurano posizioni dominanti tra Havrincourt e Gouzeaucourt e mettono in sicurezza lo snodo ferroviario di Roisel.
I francesi si fanno sentire tra Saint-Quentin e La Fère, ma le due città sono difese alla morte dai tedeschi. «I nostri, avanzanti su tutta la linea, trovarono le tracce sanguinanti della tremenda azione del nostro fuoco».

Dall’Austria il Conte Burian sponsorizza una pace di accordi: «Un’uguale ansietà ci opprime, ma noi non conosciamo lo scoraggiamento. […] Nessuno può rinunciare

alla possibilità di una vittoria militare, tuttavia debellare il nemico costerebbe a chiunque molto sangue ancora e infinite distruzioni. Conviene domandarsi se non sia un delitto di fronte all’umanità persino pensarlo. […] Un onesto esame condurrebbe i nostri avversari a vedere la realtà delle cose».

Arrivati a questo punto è tardi. Basta ricordare un recente editoriale del New York Globe: «Nei tribunali non è consuetudine far sedere un criminale accanto al giudice, per deliberare sulla sua punizione. Alla Conferenza di pace i delegati tedeschi dovrebbero essere presenti pro forma. Quelli Alleati saranno là per parlare, non per ascoltare la Germania».
Gli Stati Uniti sono sempre più coinvolti. Alla Casa Bianca Wilson ha approvato il progetto di una grande campagna di propaganda e raccolta fondi; dovrebbe iniziare l’11 novembre. Segnatevi la data.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Pietrogrado viene descritta in preda all’anarchia; i bolscevichi massacrano i “borghesi”. Minacce di giustiziare gli ufficiali inglesi.
  • Vienna: Burian, Ministro degli esteri asburgico, pronuncia un discorso in cui sostiene l'opportunità di porre fine ai dolori e alle sventure della guerra.
  • L'Ambasciatore giapponese a Londra, con una lettera al dottor Beneš, riconosce come belligerante l'esercito cecoslovacco e come legittima l'autorità del Consiglio nazionale dei paesi cecoslovacchi.

Fronte occidentale

  • Dopo duri scontri i britannici guadagnano la posizione rialzata fra Havrincourt e Gouzeaucourt, sovrastando la Linea Hindenburg.
  • I francesi spingono con efficienza lungo il canale di Crozat verso Saint-Quentin e La Fère; progressi fatti a est di Saint-Simon; catturate Seraucourt-le-Grand, Montescourt, Remigny e il forte di Liez.
  • Respinti due forti contrattacchi tedeschi a Laffaux (fra Soissons e Laon).
  • Nella notte i belgi penetrano in alcuni punti delle posizioni tedesche tra Diksmuide e Sint-Juliaan.

 Fronte italiano

  • Nella zona di Monte Asolone reparti italiani conquistano l’antistante postazione austro-ungarica e respingono i contrattacchi.

Fronte meridionale

  • La nuova linea avanzata greca viene bombardata pesantemente nella valle dello Struma.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 9 SETTEMBRE 1918

Nella giornata di ieri l’attività combattiva si mantenne in complesso moderata su tutta la fronte. A nord del Chiese una nostra pattuglie, fugati gli uomini d’una piccola guardia nemica, ne catturò le armi. Tra il Lago di Garda e la Val Lagarina le opposte artiglierie scambiarono frequenti e vivaci raffiche di fuoco.
A Monte Corno, in Vallarsa, un tentativo di sorpresa nemica fi sanguinosamente sventato dalla nostra artiglieria e da riparti d”arditi che inseguirono l’avversario, infliggendogli perdite. Nella regione nord-occidentale del Grappa numerosi nuclei esploranti nemici vennero respinti a fucilate.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori