27 Settembre, 1918

L’Intesa raddoppia

Quattro sono bastati, cinque sarebbero troppi. I Generali Haig e Foch si sono trovati: nessuno dei due vuole un quinto inverno in trincea; la partita si chiude nel 1918. Il piano del Comandante in capo francese è articolato e più esteso che mai. Il 27 settembre, al secondo giorno di offensiva sul fronte occidentale, parte il secondo colpo in canna: i britannici attaccano tra Cambrai e Saint-Quentin. È la battaglia dei canali. Lo scontro con i tedeschi è rabbioso, ma il Canal du Nord, l’ostacolo principale, viene superato e la Linea Hindenburg penetrata in alcuni punti; Graincourt e Beaucamps conquistate, così come il bosco di Bourlon. Sarebbero 10.000 i prigionieri.
170 chilometri a sud est i franco-americani non stanno a guardare e continuano la loro offensiva tra Reims e Verdun. «Non era rimasto un solo sergente. Eravamo dispersi. Non c’erano trombe, né bandiere, né tamburi. E, per quanto ne sapevamo, nemmeno eroi. L’immane frastuono era come un immane silenzio; tutto sembrava attutito».

Anche qui perdite pesanti e progressi Alleati, da una parte sulle colline di Souain e dall’altra fino a Nantillois e Dannevoux; le prime stime parlano di circa 20.000 prigionieri, forse di più.

Poca roba in confronto a quelli catturati sul fronte macedone. L’esercito bulgaro, ormai separato in due tronconi allo sbando, si è vaporizzato. Ammutinamenti e diserzioni l’hanno cancellato. I negoziatori di Sofia sono attesi al fronte.
La notizia è giunta a Berlino, che non ha preso bene l’arrendevolezza dell’alleata: «Il modo di procedere ha destato una grande agitazione nei circoli politici. Sono in corso misure militari per prestare una forte assistenza al fronte bulgaro».
All’aiuto tedesco non ci crede nessuno. E comunque sarebbe troppo tardi. «La maggior parte della Macedonia serba è stata riconquistata».
Ora bisogna dirlo al Reichstag, ma siccome le notizie non sono complete, né in tempo reale, i vuoti possono essere colmati a piacere. L’iniziativa del Governo bulgaro viene presentata come personale ed estemporanea: Re, Parlamento ed esercito potrebbero sconfessarla. «A Sofia non c’è ragione di considerare persa la partita». Certo, potrebbe sempre precipitare un enorme meteorite a estinguere l’esercito dell’Intesa.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • All'apertura del quarto prestito della Libertà, il Presidente Wilson riassume il pensiero del Governo americano circa i suoi doveri rispetto alla pace e a una giustizia imparziale.
  • Riportato da Oslo che la bandiera britannica è stata issata sulle proprietà tedesche (distrutte) a Spitsbergen (Svalbard).

Fronte occidentale

  • Grande attacco britannico sul fronte di Cambrai, estesosi da Sauchy-Lestrée a Gouzeaucourt. Penetrata la linea Hindenburg.
  • Beaucamps, Graincourt, etc, prese dagli Alleati. I canadesi catturano Bourlon Wood.
  • Comincia la seconda battaglia di Cambrai e la battaglia di Saint-Quentin.
  • Battaglia del Canal du Nord, una fase della battaglia sulla Linea Hindenburg.
  • Ulteriore avanzata franco-americana fra Reims e Verdun, convergendo verso le Argonne. 23.000 prigionieri presi.

 Fronte meridionale

  • Disgregazione dell’armata bulgara per gli ammutinamenti.

Fronte asiatico ed egiziano

  • Battaglia di Jsir Benat Yakub, una fase della cattura di Damasco.
  • I britannici catturano Dar'a.

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO
BOLLETTINO DEL 27 SETTEMBRE 1918

Sensibile attività delle opposteste artiglierie in Val Lagarina sul Pasubio, in Conca sposina e in Val d’Astico ed in qualche settore della linea del Piave.
A nord-est di Laghi una nostra pattuglia sorprese ed assalì a colpi di bombe a mano e con vivacissimo fuoco di fucileria nuclei nemici e, voltili in fuga disordinata, li inseguì per lungo tratto catturando qualche prigioniero.
Altri prigionieri vennero presi nella Val dell’Orinc da un nostro reparto esplorante.
Numerosi voli di crociera, di ricognizione e di bombardamento: tre velivoli avversari furono costretti ad atterrare nelle loro linee.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori