19 Ottobre, 1918

Addio alla “tana” dei sottomarini

Respinto al mittente. Come i cecoslovacchi, anche gli jugoslavi non vogliono neanche prendere in considerazione il federalismo e pubblicano il proclama di indipendenza. Da Londra il leader Ante Trumbić è netto: «Il popolo jugoslavo è deciso a recidere qualsiasi legame con la dinastia asburgica. La realizzazione dei nostri ideali non arriverà dall’Austria-Ungheria, ma dalla vittoria dell’Intesa».

Vittoria sempre più vicina. Dopo Ostenda, il 19 ottobre Berlino dice addio anche a Zeebrugge; i sottomarini hanno perso la loro tana. Una quindicina di chilometri più a sud gli Alleati entrano a Bruges. C’è movimento alla frontiera olandese, i tedeschi fuggono di là e vengono internati.
Un altro confine è protagonista, quello franco-belga. Il saliente tra Lille e Douai si è chiuso come un libro. Per evitare l’accerchiamento, l’esercito del Kaiser l’ha abbandonato in gran fretta; Tourcoing e Roubaix tornano francesi.
Altrettanto pessimi gli sviluppi lungo l’Oise: gli anglo-americani sfondano a est di Le Cateau-Cambrésis; i francesi fanno scopa tra l’Oise e la Serre.

 «La nostra avanzata ha come unico limite la velocità di marcia delle nostre truppe». È un inseguimento, si corre dietro alla ritirata tedesca. Spesso sono solo le retroguardie a creare grattacapi. Loro e i corsi d’acqua, perché i ponti sono tutti saltati.
Tra i fiumi ce n’è uno lontano dal fronte, ma cruciale per Berlino: il Danubio. Passeggiando in Bulgaria, i francesi entrano a Vidin e prendono possesso di quel tratto di fiume.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • In seguito alla pubblicazione del proclama dell'Imperatore d'Austria, il Consiglio nazionale jugoslavo pubblica il proclama per l'indipendenza e l'unione di tutti i popoli jugoslavi.
  • Il Comitato jugoslavo di Londra respinge in modo assoluto il proclama dell'Imperatore Carlo del 16 corrente.
  • Parigi: in una colazione offerta alle sezioni italiane del Parlamento interalleato, il Ministro francese degli Esteri, Pichon, dichiara che la Francia considera come ugualmente sacri e impregiudicabili i fini di guerra dell’Italia e della Francia e pone la questione di Trento e Trieste alla stessa importanza di quella dell’Alsazia e Lorena.
  • Da Roma si annuncia che sarà costituita in Italia una legione rumena che combatterà al fianco delle truppe italiane.

Fronte occidentale

  • I belgi occupano Zeebrugge e assaltano Bruges.
  • I britannici avanzano a est di Douai e Lille e prendono Marchiennes.
  • Continua l’avanzata anglo-americana fra l’Oise e Le Cateau.

  • I francesi spezzano la linea Hunding fra Sissonne e il fiume Serre.

Fronte orientale

  • Le truppe Alleate da Murmansk hanno ripulito la Carelia da bolscevichi e tedeschi e hanno occupato Kadish (160 km. a sud di Arcangelo).

Fronte italiano

  • Muore al fronte, di malattia, il Conte di Salemi, figlio del defunto Amedeo I, Duca d'Aosta, e della Principessa Letizia Bonaparte.

Fronte meridionale

  • I serbi occupano Zaječar (fronte austro-bulgaro-serbo).
  • I francesi raggiungono il Danubio a Vidin (Bulgaria).

Operazioni navali

  • Ai sottomarini tedeschi viene ordinato di tornare alle loro basi (annuncio da Madrid).

Dal fronte italiano

REGIO ESERCITO ITALIANO - COMANDO SUPREMO

BOLLETTINO DEL 19 OTTOBRE 1918

A nord del lago di Ledro nostri arditi, superati i reticolati del nemico, inflissero gravi perdite ai suoi posti avanzati.
Sull’Altipiano d’Asiago una nostra pattuglia sorprese una postazione di mitragliatrici e ne catturò l’arme.
Un nucleo francese distrusse una piccola guardia fece qualche prigioniero.
Fra la Val Frenzela e la Val di Brenta, esploratori avversari vennero dispersi a fucilate. Qualche prigioniero restò nelle nostre mani.
Lungo il rimanente della fronte saltuarie azioni d’artiglieria e pochi voli di aeroplani, ostacolati dalle avverse condizioni atmosferiche.

Firmato: DIAZ

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori