Ping pong Londra-Washington
“Siete pregati di lasciare in pace i nostri mercantili diretti verso i paesi neutrali”. È più o meno questo l’irritato messaggio inviato da Washington a Londra. Gli inglesi trattengono e sequestrano qualsiasi nave incrociata in alto mare; gli americani non apprezzano tutte queste attenzioni e lo dicono a chiare lettere. Per cinque mesi hanno tollerato la situazione, aspettando lo stabilizzarsi del conflitto, ma ormai non è più possibile «negare il diritto al commercio neutrale». La chiusura è sibillina, riassumendo: “Datevi una regolata, o la nostra amicizia rischia di incrinarsi”.
Il 29 dicembre arriva la sfuggente risposta britannica: “Ci stiamo lavorando, ma dobbiamo evitare il contrabbando con i paesi belligeranti”. A Londra ribadiscono il proprio punto di vista, in parole povere: “Ci dispiace per il disagio, ma continueremo a perquisire e trattenere ogni carico giudicato sospetto”.
Nei Balcani l’insistente propaganda austro-ungarica ha prodotto la risposta auspicata a Vienna: la temperatura in Albania è schizzata alle stelle, alcune bande attaccano gli avamposti montenegrini oltreconfine, ma vengono respinte.
È comunque un inizio, seppur poco incoraggiante.
A Valona si è concluso lo sbarco dei bersaglieri italiani. Siamo lì per evitare disordini e prevenire sconfinamenti greci. Ecco, se però ci riuscisse di ampliare la nostra sfera di influenza non ci strapperemmo certo i capelli. Inutile nascondersi o fingersi ingenui: un possibile secondo fine ce l’ha anche Roma.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Stati Uniti: presentata una nota alla Gran Bretagna riguardo il trattamento riservato al commercio americano.
- Il Governo inglese manda un memorandum al Governo degli Stati Uniti in difesa della politica di blocco inglese.
Fronte occidentale
- I francesi sconfiggono i tedeschi che tentavano di recuperare Saint Georges.
- Argonne: successo francese ad Apremont.
Fronte orientale
- Galizia: gli austro-ungarici in ritirata pressati dai russi.
Fronte meridionale
- L’Italia completa l’occupazione di Valona. Sbarca, con piccoli reparti di carabinieri, artiglieria e genio, il 10° Reggimento bersaglieri, che sostituisce i marinai della “Sardegna”.
- Gli albanesi, incitati dagli austro-ungarici, attaccano gli avamposti montenegrini e vengono respinti.
Fronte asiatico ed egiziano
- I turchi occupano Ardahan in Armenia.
Operazioni navali
- Squadroni inglesi attivi sulla costa belga.