29 Dicembre, 1914

Ping pong Londra-Washington

“Siete pregati di lasciare in pace i nostri mercantili diretti verso i paesi neutrali”. È più o meno questo l’irritato messaggio inviato da Washington a Londra. Gli inglesi trattengono e sequestrano qualsiasi nave incrociata in alto mare; gli americani non apprezzano tutte queste attenzioni e lo dicono a chiare lettere. Per cinque mesi hanno tollerato la situazione, aspettando lo stabilizzarsi del conflitto, ma ormai non è più possibile «negare il diritto al commercio neutrale». La chiusura è sibillina, riassumendo: “Datevi una regolata, o la nostra amicizia rischia di incrinarsi”.
Il 29 dicembre arriva la sfuggente risposta britannica: “Ci stiamo lavorando, ma dobbiamo evitare il contrabbando con i paesi belligeranti”. A Londra ribadiscono il proprio punto di vista, in parole povere: “Ci dispiace per il disagio, ma continueremo a perquisire e trattenere ogni carico giudicato sospetto”.

Nei Balcani l’insistente propaganda austro-ungarica ha prodotto la risposta auspicata a Vienna: la temperatura in Albania è schizzata alle stelle, alcune bande attaccano gli avamposti montenegrini oltreconfine, ma vengono respinte.

È comunque un inizio, seppur poco incoraggiante.
A Valona si è concluso lo sbarco dei bersaglieri italiani. Siamo lì per evitare disordini e prevenire sconfinamenti greci. Ecco, se però ci riuscisse di ampliare la nostra sfera di influenza non ci strapperemmo certo i capelli. Inutile nascondersi o fingersi ingenui: un possibile secondo fine ce l’ha anche Roma.

Davide Sartori

GLI AVVENIMENTI

Politica e società

  • Stati Uniti: presentata una nota alla Gran Bretagna riguardo il trattamento riservato al commercio americano.
  • Il Governo inglese manda un memorandum al Governo degli Stati Uniti in difesa della politica di blocco inglese.

Fronte occidentale

  • I francesi sconfiggono i tedeschi che tentavano di recuperare Saint Georges.
  • Argonne: successo francese ad Apremont.

Fronte orientale

  • Galizia: gli austro-ungarici in ritirata pressati dai russi.

Fronte meridionale

  • L’Italia completa l’occupazione di Valona. Sbarca, con piccoli reparti di carabinieri, artiglieria e genio, il 10° Reggimento bersaglieri,  che sostituisce i marinai della “Sardegna”.
  • Gli albanesi, incitati dagli austro-ungarici, attaccano gli avamposti montenegrini e vengono respinti.

 Fronte asiatico ed egiziano

  • I turchi occupano Ardahan in Armenia.

Operazioni navali

  • Squadroni inglesi attivi sulla costa belga.

Come in una macchina del tempo, ogni giorno una nuova pagina del diario.
Le testimonianze, le immagini, i filmati negli archivi e nei giornali dell'epoca.

Sono nato a Roma nel dicembre del 1984, mi sono diplomato al liceo scientifico J.F. Kennedy e ho frequentato la facoltà di Scienze della Comunicazione all’università la Sapienza, ma non mi sono laureato.

I miei interessi? Un po’ di tutto, come molti trentaduenni. Lo sport, la politica, la Storia del ‘900. Niente di eccezionale.


Dal dicembre 2003 al marzo 2005, ho scritto per un giornale locale (Il Corriere Laziale), quindi ho fatto uno stage con una piccola televisione satellitare (Nessuno TV).
Nel 2011 la Graphofeel edizioni ha pubblicato il mio libro “Mens insana in corpore insano”, il racconto di una vacanza on the road da Roma a Capo nord.
Dall’agosto 2013 al gennaio 2014 ho ricominciato a scrivere di calcio quotidianamente, con articoli e pronostici sportivi sul sito http://www.scommessepro.com/
Da giugno 2014 racconto la Grande Guerra, giorno per giorno.

Davide Sartori