Bolo Pascià, l'avventuriero
«Avventuriero è chi va in cera di fortuna e di facili guadagni, una persona equivoca, priva di scrupoli». In ogni dizionario la fotografia di Paul Marie Bolo potrebbe affiancare l’accezione più negativa del termine.
È nato a Marsiglia, ma è fuggito in Sudamerica per “dribblare” un mandato di cattura. Di cambiare vita non se ne parla. Ricompare in Cile, dove viene arrestato per una rapina a una gioielleria. La moglie paga la cauzione, lui l’abbandona e scappa ancora: torna in Francia.
Se fino al 1904 ha vissuto d’espedienti, ora non è più così: il secondo matrimonio l’ha reso ricco. Ha sposato la vedova Muller e in qualche modo l’ha convinta ad affidargli il suo patrimonio. È il colpo della vita.
Con il suo nuovo status intreccia fitte relazioni “con chi conta davvero”, il più noto sarà Joseph Caillaux, ex Premier e Ministro delle finanze.
Nel 1914 Paul Bolo si è guadagnato anche il soprannome di “Pascià”: è diventato consigliere del Khedivé d’Egitto Abbas Hilmi, poi rimosso dagli inglesi per le neanche troppo velate simpatie turco-tedesche.
Il suo è un curriculum di tutto rispetto: ha tre dita di pelo sullo stomaco e i giusti agganci: il 26 marzo la Germania inizia a finanziarlo per orientare e alimentare la propaganda pacifista in Francia.
La guerra intanto continua e in prima pagina c’è sempre il fronte orientale: i russi avanzano in Galizia. Dalla caduta di Przemysl le armate zariste hanno raccolto importanti successi nei Carpazi e in pochi giorni si portano a casa circa 8.000 prigionieri. Gli austro-ungarici perdono il passo di Lupkow.
Davide Sartori
GLI AVVENIMENTI
Politica e società
- Bolo, detto "Bolo Pascià", vicino all'ex Presidente del Consiglio Joseph Caillaux, viene finanziato dalla Germania per alimentare il pacifismo francese.
- Il Governo italiano costringe a reimbarcarsi una missione tedesca, che da Massaua intendeva recarsi in Abissinia attraverso la colonia eritrea.
Fronte occidentale
- I francesi, dopo giorni di combattimento, occupano la sommità dell'Hartmannswillerkopf, nei Vosgi, catturando numerosi prigionieri e materiali.
- Sei aerei francesi bombardano Metz.
Fronte orientale
- Continua l’avanzata russa nei Carpazi, in direzione di Bartfeld (oggi Bardejov): vengono fatti 2.500 prigionieri.
- Sul passo di Lupkow, gli austro-ungarici subiscono un grave scacco e perdono la posizione; i russi attaccano violentemente anche il passo di Uszok, dove si combatterà per diversi giorni.